de luca scuole

“Abbiamo fatto un triplo miracolo in Campania: l’uscita dal commissariamento, approvato il piano ospedaliero, piano per il personale, assunto 800 infermieri, abbiamo raddoppiato il punteggio della griglia Lea. Un secondo miracolo lo abbiamo fatto nella prima epidemia facendo in modo che la regione mantenesse il livello più basso di deceduti Covid pur essendo la regione più densamente abitata. Ora stiamo facendo il terzo miracolo per salvare la Campania perché in queste condizioni diventa la regione più esposta al rischio. Abbiamo 17mila dipendenti in meno rispetto al Veneto che ha un milione di abitanti in meno della Campania, 15mila in meno di Emilia e Piemonte, 60mila dipendenti in meno rispetto alla Lombardia”. Queste le parole del presidente della Regione nel consueto appuntamento del venerdì.

Riapertura scuole in Campania

Sulla riapertura delle scuole prevista per lunedì 24 novembre per asili e prime elementari, chiarisce relativamente alla preoccupazione di alcuni genitori: “Non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di rigore e tutela della vita dei bambini, delle loro famiglie e compagni di scuola. Manterremo una linea di rigore. E’ probabile che non si riapra. Non riapriremo se non abbiamo certezza dal punto di vista sanitario”. Dunque si attende una decisione nelle prossime ore.

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Gli ispettori in Campania

La scorsa settimana in Campania c’è stata l’ispezione di alcuni tecnici del Ministero in 4 ospedali napoletani. De Luca la definisce una cialtronata e dice: “Sono arrivati gli ispettori in Campania, una cialtronata tutta propagandistica che serviva a cercare di parare l’ondata di sciacallaggio sulla Campania. Ancora oggi la regione non ha avuto conoscenza della relazione degli ispettori. Sono venuti, cosa hanno visto, cosa hanno verificato? Quelle relazioni sono arrivate prima sui giornali che alla Regione – continua il governatore -. Così come le regioni non sono informate su come viene fissato l’Rt. Ci sono cose che non sono trasparenti e chiare e noi pretendiamo chiarezza. Non si può avere collaborazione quando hai un consulente del ministro della Salute che parla continuamente e dice il contrario di quello che poi fa il ministro della Salute: o se ne va a casa il consulente o il ministro. Non è accettabile questo livello di pressappochismo e confusione”.

Relativamente alle festività natalizie, ribadisce: “Se ci rilassiamo a Natale avremo nuova ondata di contagi e decessi. Sappiamo tutti qual è il comportamento corretto da tenere. Usciremo dall’epidemia prima degli altri e meglio degli altri”.

I dati dei ricoveri in Campania

Sui dati della Regione, il presidente ricorda che “per i decessi per Covid rimaniamo la regione più tutelata. Per le terapie intensive oggi la Campania è una regione che ha tasso di occupazione del 29%. 194 ricoveri in terapia intensiva su 656 terapie intensive disponibili. Per i ricoveri ordinari il tasso di occupazione è del 48%. Abbiamo avuto appesantimento dei pronto soccorso. Ma la Campania è una casa di vetro per i dati” dice.

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