E’ attesa per oggi la decisione sulla Campania. La regione potrebbe finire in zona rossa o arancione, oppure – ipotesi meno probabile – restare in zona gialla. Il Governo e il comitato tecnico scientifico passeranno al setaccio i dati epidemiologico per decidere il destino di una regione che registra una situazione sanitaria critica e un numero di contagi giornalieri superiore a quello di molte altre regioni. Tra le ipotesi spunta anche quella di fare zona rossa soltanto Napoli e Caserta.

Campania, zona rossa solo per Napoli e Caserta: l’ipotesi del Governo

Nella giornata di ieri il governatore Vincenzo De Luca ha chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedendo un confronto immediato sui numeri della Campania. Per ora è stato decredato il destino di cinque regioni: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria, e della Provincia autonoma di Bolzano. Manca all’appello proprio la Campania che, vista la delicatezza della sua situazione, sarà oggetto di uno screening a parte nella giornata di oggi.

A destare maggiore preoccupazione, nella valutazione dei parametri presi in esame dal governo, è la pressione sul sistema sanitario. Le immagini delle file di ambulanze all’esterno dell’ospedale Cotugno hanno fatto il giro d’Italia e hanno sollevato polemiche i dati forniti dal bollettino dell’Unità di Crisi, che raccontano di una disponibilità di posti letto in contrasto con quanto accade ogni giorno negli ospedali.

Alla luce di queste criticità, ne sono tutti sicuri: la Campania non resterà zona gialla. Allora quale sarà il suo destino? C’è chi ipotizza un “salto” immediato alla zona rossa, con misure restrittive molto stringenti, tra le quali il divieto di uscita dalla propria abitazione se non per motivi di necessità o lavoro. Uno scenario simile a quello del lockdown già sperimentato a marzo, ma che a Palazzo Santa Lucia vorrebbero scongiurare a tutti i costi per evitare le conseguenze economiche su commercianti e cittadini.

Ipotesi zona rossa per Napoli e Caserta

L’altra alternativa è un doppio colore: il passaggio in area arancione oppure al giallo associato al rosso ma limitato alle province di Napoli e Caserta da tempo inserite dallo stesso ministero tra quelle osservate speciali. Non è un mistero del resto che l’indice Rt – cioè l’indice di trasmissione del contagio – sia fuori controllo proprio nelle aree metropolitane di Napoli e Caserta.

La maggior parte dei contagi si registrano proprio a Napoli e nella sua provincia, così come nell’agro aversano. La Campania potrebbe dunque sperimentare due zone: una gialla, con limitazioni ridotte e libertà di spostamento anche fuori dai casi di necessità, per le province di Avellino, Benevento e Salerno; una rossa per Napoli e Caserta e le rispettive aree metropolitane. Se scattasse questa misura, i napoletani e i casertani non potrebbero spostarsi da casa. Negozi, ristoranti e tutte le altre attività commerciali resterebbero chiuse tranne quelle che erogano servizi di prima necessità. Una misura che durerebbe almeno un mese per alleggerire la pressione sul sistema sanitario e arrivare alle porte del Natale con numeri più rassicuranti.

 

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