Pozzuoli, boom di contagi in due giorni: rischio zona rossa. Ieri protesta in piazza

E’ allarme Covid nel comune di Pozzuoli. Il centro dell’area flegrea rischia la zona rossa dopo il boom di contagi (più di 60) negli ultimi due giorni. Il municipio intanto è stato chiuso fino al 6 novembre dopo la scoperta di venti positivi tra dipendenti e consiglieri.

Pozzuoli a rischio zona rossa: è boom di casi. Proteste in piazza dei commercianti

Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha disposto la chiusura del Municipio e degli uffici di via Tito Livio, ormai già interdetti al pubblico dallo scorso 16 ottobre dopo il contagio di un addetto al servizio di guardiania. Il nuovo provvedimento si è reso necessario per consentire la sanificazione di tutti i locali comunali. L’accesso ai cittadini sarà consentito soltanto per motivi di improrogabile necessità.

Preoccupa l’amministrazione comunale il boom di contagi. Negli ultimi due giorni se ne sono registrati più di 60. Gli attuali positivi sono quasi 500 (per la precisione 475). La crescita dei nuovi positivi, se si mantenesse costante nei prossimi giorni, comporterebbe il rischio di trasformare l’intera città di Pozzuoli in zona rossa. Pesa sul quadro epidemilogico anche la pressione dei ricoveri sull’ospedale Santa Maria delle Grazie. La decisione spetta al governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Intanto in città il clima è teso. Ieri, allo scattare del coprifuoco, come spiega il Mattino, quasi 200 persone, per lo più commercianti, si sono radunati in piazza della Repubblica per protestare pacificamente contro i provvedimenti nazionali e regionali che limitano le attività di bar e ristoranti. I manifestanti hanno invocato l’erogazione di sussidi economici a tutela delle categorie più colpite, la fine del coprifuoco e il blocco di affitti e bollette.

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