Sono ore decisive per il nuovo DPCM in discussione al Consiglio dei Ministri. Il Governo Conte è consapevole che occorre un’ulteriore stretta per contenere la diffusione del virus. Siamo in piena seconda ondata e i numeri testimoniano una crescita esponenziale dei contagi.

Coronavirus, in arrivo un nuovo DPCM: ipotesi chiusura barbieri, palestre e centri estetici

Si potrebbe tornare indietro alla fase due del lockdown, quando le saracinesche di molti negozi erano abbassate. All’interno dell’Esecutivo si fronteggiano due linee: c’è quella attendista, capitanata dallo stesso premier, da Italia Viva e dai Cinque Stelle, che vorrebbe evitare una chiusura delle attività commerciali e puntare principalmente sul coprifuoco a partire dalle 22. E chi, invece, in particolare a sinistra della maggioranza (PD e Leu), che invoca la serrata di alcune attività e addirittura una limitazione se non una sospensione delle attività scolastiche.

La risposta su ciò che sarà deciso potrebbe arrivare tra stasera e domani. Al momento, come riporta Il Sole 24,  le anticipazioni che filtrano da Palazzo Chigi parlano di alcune misure di possibile attuazione:

  • – Coprifuoco alle ore 22,00 in tutta Italia, con la chiusura anticipata di tutti i locali pubblici come bar, ristoranti e pub entro quell’ora. Non un divieto assoluto di uscire, ma una misura che ha l’obiettivo di ridurre drasticamente la movida e la circolazione delle persone in orario serale e notturno.
  • – Chiusura delle palestre, dei parrucchieri, di estetiste e centri estetici, di cinema e teatri. Misure che sarebbero destinate solo alle Regioni con un indice di contagio alto.
  • Lockdown nel weekend, con divieto di spostamento e movimento per tutte le giornate di sabato e domenica, così da blindare la movida.
  • – Rimarrebbe fuori dal nuovo decreto la chiusura delle scuole, anche se lo stesso comitato tecnico scientifico raccomanda la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.

La discussione nel Governo

Questi i tre punti importanti emersi nel corso del vertice notturno. Ancora una volta verrebbero sacrificati barbieri, parrucchieri e centri estetici, considerati a rischio per il mestiere di “contatto” che svolgono. La serrata potrebbe avvenire, se non in tutto il territorio nazionale, nelle regioni più a rischio, come Campania, Lombardia e Lazio. Tuttavia il Governo è consapevole di dover poi valutare delle contrimisure economiche di sostegno alle categorie di lavoratori colpiti da questo provvedimento.

A rischio chiusura anche le palestre, ritenute una pericolosa fonte di contagio. Decisivo sarà però anche l’incontro del Governo con le Regioni. Sarà fondamentale nel pomeriggio la lettura del bollettino con i nuovi dati. Gli ultimi numeri appaiono preoccupanti e pretendono interventi tempestivi.

La cautela è tanta. Ieri i nuovi positivi hanno sfondato quota 10 mila, mai cosi’ tanti dall’inizio della pandemia. Senza contare che le decisioni assunte dal governatore della Campania Vincenzo De Luca richiamano l’esecutivo ad una riflessione.

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