In via Oasi del Sacro Cuore, quartiere costruito completamente abusivo negli anni ’70 e ’80, stava finalmente per sorgere una parrocchia per ospitare la comunità della zona.

Giugliano, sigilli alla parrocchia del sacro cuore per un cavillo burocratico

Purtroppo una serie di vicissitudini burocratiche avevano già rallentato i lavori, ma per poter procedere alla celebrazione delle funzioni e per iniziare a dare ai cittadini un luogo di culto, la Curia con il parroco don Vincenzo Marfisa aveva predisposto una struttura provvisoria per ospitare i fedeli.

Tuttavia, per una serie di ragioni burocratiche complesse e tortuose legate ai regolamenti edilizi del Comune di Giugliano la stessa struttura è stata dichiarata non a norma. Per questo e per altre problematiche legate alle autorizzazioni, da oggi sono scattati i sigilli.

Insomma nella città di Giugliano, dove da sempre regna incontrastato l’abusivismo edilizio, a rimetterci per tutti pare essere stata l’unica opera di interesse collettivo che si proponeva di dare una risposta in termini di fede e, perché no, di speranza a un’intera comunità da decenni abbandonata a sé stessa. La Curia, con enorme correttezza, ha annunciato questo provvedimento con comunicato stampa che di seguito vi riportiamo.

La Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” in Giugliano in Campania ha dovuto prendere atto dello scadere dei termini dell’autorizzazione temporanea a tenere come sua sede la struttura provvisoria, di circa 200 metri quadrati, realizzata sul terreno denominato
“Oasi del Sacro Cuore” per il quale da tempo era stato chiesto il cambio di destinazione d’uso.

Successivamente all’apertura di questa sede provvisoria della
Parrocchia, il Parroco e la Curia della Diocesi di Aversa hanno cercato con impegno la regolarizzazione della presenza dell’immobile provvisorio, realizzato con materiali sempre rimovibili.

Una serie di difficoltà burocratiche ha prolungato i tempi previsti
per ordinare correttamente la realizzazione della struttura e, rallentando l’iter delle pratiche ha reso, oggi, non più possibile l’uso della struttura provvisoria in una forma che sia legalmente consentita.

Non nascondendo il rammarico nel dover chiedere ai fedeli, che frequentano questa sede della Parrocchia, di vivere il sacrificio di adattarsi alle possibilità che di volta in volta saranno indicate, si precisa che il tutto è stato pensato e realizzato con il solo obiettivo di avviare una positiva possibilità di vita comunitaria ai fedeli ed ai cittadini del territorio”

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