Anche il comune di Seui, nel Sud della Sardegna, affronta un lockdown. Il piccolo centro di 1250 abitanti conta infatti 26 contagi. Troppi per non spingere il sindaco a correre ai ripari.

Sardegna, altro comune in lockdown: sono 4 in totale

Il primo cittadino, Marcello Cannas, ha disposto la chiusura immediata di scuole e attività commerciali non essenziali fino al 4 ottobre. Nel frattempo tutti i cittadini seuesi saranno sottoposti a tampone. Ogni decisione verrà adottata in base all’esito dei test. Nel piccolo comune si respira un’aria spettrale. Sono rimasti aperti soltanto supermercati e farmacie e i residenti evitano di uscire se non per stretta necessità.

Quello di Seui è il quarto caso di lockdown in Sardegna. Il primo comune ad applicare misure restrittive di quarantena è stato in provincia di Orune, in provincia di Nuoro. Nel piccolo centro da poco più di 2mila anime il semi-lockdown è scattato il 22 settembre. “Il dato è preoccupante”, ha dichiarato il sindaco Pietro Deiana, che ha deciso di mantenere le misure di contenimento fino al 5 ottobre. Il numero di contagiati nel paesino del nuorese è salito fino a 100 unità.

Il 26 settembre misure analoghe sono toccate ad Aidomaggiore (Oristano), in lockdown da sabato 26 settembre al 2 ottobre. Fra i casi positivi accertati c’è anche il sindaco Mariano Salaris, insieme ad almeno altre dieci persone, in un paese che conta meno di 500 abitanti. Tutto chiuso tranne alimentari, edicole, tabacchini e farmacie. L’uscita da Aidomaggiore è consentita solo per estrema necessità e dietro autocertificazione.

Infine terzo caso a Gavoi, nel Nuorese. La crescita dei casi – trenta su circa 2500 abitanti – ha portato l’amministrazione comunale a chiudere bar, ristoranti, scuole e palestre. La fine del nuovo lockdown è prevista per il 4 ottobre. Attivo anche l’obbligo della mascherina per tutto il giorno anche all’aperto.

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