Rischio chiusura per la Sicilia. L’ipotesi si fa sempre più concreta, giorno dopo giorno. L’isola è infatti la regione italiana con il numero di Rt (l’indice di trasmissibilità) più alto della Penisola (1,62 rispetto a 1,01 del resto del Paese). Il presidente della Regione Nello Musumeci avverte che se i contagi da coronavirus continueranno ad aumentare, torneranno le misure restrittive analoghe o comunque simili a quelli già sperimentate durante il lockdown.

Sicilia, coronavirus fuori controllo: rischio nuova chiusura

“Saranno i numeri che ci diranno se dobbiamo chiudere di nuovo tutto”, ha detto Musumeci, oggi a Caltanissetta, in merito all’impennata dei casi. “Ho lanciato un appello 15 giorni fa – ha aggiunto – mi pare che questo appello non sia stato raccolto e quindi non escludo che ci possano essere misure ulteriormente restrittive. Nel frattempo sono stati chiusi alcuni esercizi commerciali, pensiamo nei prossimi giorni, con le forze dell’ordine, preposte a questo servizio, di chiuderne altri perché i gestori non impongono ai propri clienti il rispetto delle norme di prevenzione e di cautela.

Poi continua: “Al tempo stesso rinnovo l’appello a tutti per poterci godere questa estate in relax ma con qualche piccolo sacrificio. La mascherina, il distanziamento, mantenere un metro di distanza, penso che sia il minimo per evitare di fare concorrenza alle Regioni del Nord in termini di coronavirus. Siamo stati così bravi per 3 mesi con la linea della fermezza e del rigore. Credevo di poter avere fiducia nella responsabilità dei siciliani non vorrei ricredermi”.

Nel bollettino di ieri, diffuso dal ministero della Salute, dei 30 nuovi casi in Sicilia, 13 sono di migranti in quarantena. Preoccupano ovviamente i nuovi sbarchi e l’eventualità di fughe improvvise dai punti di raduno dei migranti (che non sono per ora conteggiati). Intanto sono arrivati gli esiti dei tamponi rinofaringei ai quali sono stati sottoposti i 350 migranti che erano ospiti dell’hotspot di Lampedusa (Ag) e che sono stati imbarcati sulla nave quarantena Gnv Azzurra: 12 positivi al Covid-19 e sei casi incerti. I migranti sono stati tutti collocati in una apposita area che è isolata.Sul fronte nuovi contagi la provincia più a rischio sembra essere quella etnea, dove l’altro giorno sono stati registrati 16 casi.

L’attenzione è massima nell’hinterland di Catania. Si parla di nuovo focolaio. I primi due positivi di questa nuova ondata sarebbero stati due cittadini di Misterbianco, forse della chiesa evangelica, ospiti in villeggiatura a Pedara. Nessuno dei nuovi malati, comunque, sarebbe grave. Ma ci sono allarmi anche Scicli nel Ragusano, a Modica, dove molti giovani si sono presentati in ospedale per fare il tampone.

 

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