“E’ un bravo ragazzo. E tirano fuori Gomorra perché veniamo da Napoli. Se Peppe era di Piacenza non lo dicevano che era Gomorra“. La mamma dell’appuntato Giuseppe Montella, Giuseppina, non ci sta e difende a La Stampa il figlio accusato, assieme ad altri 5 carabinieri della caserma di Piacenza, di spaccio di droga, pestaggi, estorsioni e torture.

Secondo l’accusa l’appuntato Giuseppe Montella, per arrotondare lo stipendio statale gestiva un traffico di droga con l’aiuto dei colleghi. Un giro talmente redditizio che gli ha permesso di comprare, dal 2008 ad oggi, una villa da 270 mila euro alle porte di Piacenza, 11 auto di lusso e 16 moto. E da febbraio scorso anche un’Audi pagata appena 10mila euro.

“Non ci credo a tutte quelle storie che ho sentito in televisione” ribadisce la donna al quotidiano La Stampa. E aggiunge: “Se faceva veramente del male, deve pagare, ma io non ci credo. Un bravo ragazzo, si stava pure laureando in Giurisprudenza”.  E sulla disponibilità di tanto denaro e delle foto fatte sventolando le banconote, in perfetto stile Scarface, la signora Giuseppina ricorda: Mi ha detto che li aveva vinti al Superenalotto con gli amici, non erano in caserma”

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