Valeria Ciarambino si dice pronta a sfidare per la seconda volta il governatore uscente Vincenzo De Luca alle elezioni regionali.

Ci aveva provato nel 2015 senza però ottenere il risultato sperato. A distanza di cinque anni la capogruppo regionale del Movimento Cinque Stelle ci riprova. Ed è, infatti, di ieri la notizia della sua candidatura: con 2.406 voti (71,9%), è risultata la candidata che ha raccolto più preferenze alle votazioni online sulla piattaforma Rousseau. Sebbene si stia ancora lavorando al programma elettorale, tra i temi più sentiti dai Cinque Stelle c’è sicuramente la sanità pubblica.

Quali saranno i punti della campagna elettorale? 

Noi stiamo rivedendo il nostro programma in vista di uno scenario socioeconomico profondamente mutato che necessita di risposte. Ci sono però dei temi che sono critici da ben prima che arrivasse il Coronavirus. Questa pandemia mondiale ci ha insegnato tante cose, in particolare è quanto sia preziosa la sanità pubblica. Bene, io combatto la battaglia in questa Regione che sta andando in direzione opposta: smantella la sanità pubblica, non fa assunzioni, chiude reparti e ospedali.

De Luca insiste sulle elezioni regionali a settembre, Lei è d’accordo?

In questi anni di governo regionale, De Luca ha provato a trasformare la Campania in una delucrazia. Non ero d’accordo con il voto a settembre, perché il dibattito democratico è compromesso. Andare a votare a luglio vuol dire due cose: De Luca se ne frega dei saluti dei cittadini, perché parla del voto da mesi e punta a capitalizzare il consenso elettorale. E seconda cosa: favorisce il voto clientelare e non ha bisogno di conquistarsi la fiducia dei cittadini. Per quanto riguarda la mia candidatura, ci sono 2400 persone che, prima ancora si andasse a votare, hanno già scelto chi rappresentare: questo mi dà tanta forza e una profonda gratitudine.

Se Lei riuscisse a vincere le elezioni, qual è la prima cosa che farebbe?

C’è una cosa che ho sempre notato in consiglio regionale: ogni volta che abbiamo fatto proposte per migliorare i trasporti, la sanità e le infrastrutture venivano subito bocciate. E sa perché? Perché spendiamo oltre 10 milioni di euro all’anno in vitalizi e De Luca li usava anche per aumentare lo stipendio dei direttori delle Asl. Non è vero che vengono investiti per garantire servizi ai cittadini: vengono usati per mantenere posizioni di potere, incoraggiando la sanità privata. La prima cosa che farei, è istituire una struttura che faccia una ricognizione degli sprechi che ci sono nei diversi settori dell’ amministrazione regionale e che recuperi fondi necessari per i nostri cittadini.

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