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La Campania raggiunge il record positivo di zero contagi in un giorno. Ieri 4 giugno la curva epidemica ha toccato il suo punto più basso dopo tre mesi di restrizioni e lockdown. Eppure era il primo aprile quando la Regione rilevò 225 positivi al Covid-19 in un solo giorno con ben 19 morti.

Campania, zero contagi: solo cinque persone in terapia intensiva

Sembra una vita fa: il 26 febbraio il presidente della regione Vincenzo De Luca annunciava il primo caso in Campania. Da allora i numeri sono cresciuti in maniera esponenziale, giorno dopo giorno, con cifre drammatiche tra fine marzo e inizio aprile. Il bollettino serale è stato atteso come un bollettino di guerra. Da settimane, invece, la curva dei contagi è discendente e ieri, 4 giugno, ha toccato per la prima volta quota zero. Non capitava dal 25 febbraio, cioè dal giorno precedente al primo caso di Covid-19.

Nei prossimi giorni potranno esserci altre oscillazioni, giornate con nuovi contagi, ma il trend in discesa sembra stabile. Gli attualmente positivi sono appena 830 persone, di cui 160 ricoverati con sintomi e solo 5 persone in terapie intensiva. L’unica nota stonata in una giornata di festa è il numero dei decessi: se ne registrano altro cinque, per un totale di 420 dall’inizio della pandemia nella sola Campania.

Zero effetti da movida e assembramenti

Era il 4 maggio quando l’Italia – Campania compresa – è entrata in fase 2. Da allora le restrizioni si sono allentate. Sono scoppiate le polemiche per la troppa gente in strada e per i fiumi di giovani che si sono riversati nelle piazze e sul lungomare nei primi weekend di movida. Ad oggi, dopo un mese dalla fine del lockdown, per fortuna, gli assembramenti e la folla in giro immortalta da decine di telefonini non ha avuto alcun impatto sulla curva dei contagi.

Le ragioni possono essere diverse e sono tutte prese in considerazione dalla comunità scientifica. C’è chi dice, come il virologo Giulio Tarro, che il coronavirus si sarebbe spento dopo 70 giorni, stremato dal caldo e dalle temperature estive; e chi, invece, sostiene che stia andando “in letargo” per tornare il prossimo autunno. Le autorità sanitarie e il comitato tecnico-scientifico, intanto, predicano cautela. I numeri sono incoraggianti in Campania come in Italia, ma i rischi sono in agguato e bisogna mantenere alta l’attenzione rispettando le norme di distanziamento sociale.

 

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