calabrone asiatico italia

Il calabrone gigante asiatico, anche detto vespa mandarinia, è stato rinvenuto per la prima volta negli Stati Uniti facendo scattare una corsa a fermare l’insetto. Si teme che possa diffondersi negli Usa e devastare la popolazione locale di api, che la vespa caccia. Lo riporta il New York Times, sottolineando che il calabrone uccide circa 50 persone l’anno in Giappone.

La vespa mandarinia è stata avvistata nello stato di Washington, che presenta il clima ideale per il calabrone. E ora le autorità hanno deciso di installare una serie di trappole nell’area in cui l’hanno avvistata la prima con l’obiettivo di ‘etichettarla’ o etichettarle usando bollini di radiofrequenze con i quali seguire gli spostamenti. La specie invasiva non è ancora arrivata in Italia.

Calabrone asiatico: cos’è

Dotato di un lungo pungiglione e di mascelle voraci, il calabrone asiatico – lungo più di 5 cm (la regina può raggiungere gli 8 cm) – è già noto in Giappone per le devastazioni di alveari e si teme possa invadere gli States provocando danni ingenti all’apicoltura.

I rischi per l’uomo

“Sono una specie di mostro da cartone animato, con il muso giallo-arancio”, ha spiegato Susan Cobey, entomologa della Washington State University. Il calabrone asiatico rappresenta un pericolo anche per l’uomo. In Giappone uccide di media cinquanta persone all’anno, mentre in Cina, nel 2013, si registrano 43 vittime e 1.600 feriti. Per chi sopravvive, gli effetti possono durare mesi e comprendono infiammazione al cuore e al fegato. I calabroni originari del Sud-est Asiatico, che viaggiano a una velocità fino a 40 chilometri orari, potrebbero essere arrivati negli Stati Uniti dopo aver preso un ‘passaggio’ su un cargo internazionale.

Il picco degli attacchi dovrebbe registrarsi tra fine estate e inizio autunno. Nell’attesa nello stato di Washington hanno lanciato una app per invitare le persone a segnalare in tempo reale l’avvistamento dei nuovi insetti killer. Biologi e apicoltori americani sono al lavoro per individuare trappole efficaci e mirate nella speranza di eradicare la specie alloctona che minaccia gli insetti impollinatori prima che diventi endemica.

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