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Molti avranno percorso via Biagio Riccio a Giugliano centinaia di volte, ma non tutti sanno chi era questo giovane partigiano giuglianese che diede la sua vita per la libertà. Biagio Riccio era un militare che faceva parte della Brigata Matteotti. Nel 1943 rimase nel Canavese e con il gruppo aveva il compito di ritardare l’avanzata dei repubblichini, nell’eroica difesa della ritirata degli altri gruppi.

Da quel momento la famiglia non ebbe più notizie di Biagio fino al 1945. Biagio era caduto da partigiano il 22 ottobre del 1943 in alta montagna insieme ai suoi compagni. Durante uno scontro con l’esercito dei repubblichino furono accerchiati, fatti prigionieri e fucilati. Il suo corpo era rimasto sepolto sotto la neve.

I fratelli Enrico che avevano combattuto al suo fianco attesero il disgelo e il 4 giugno del 1944 ne recuperarono il corpo integro sul Colle delle Oche nel comune di Vico Canavese. Il sindaco di Pavone Canavese ordinò i solenni funerali il 5 giugno con la partecipazione di tutta la popolazione. Fu sepolto nella tomba della famiglia Enrico nel cimitero di Pavone Canavese, in provincia di Aosta.

La sezione partigiana di Giugliano il 3 ottobre del 1948 pose in via Cumana una lapide in ricordo del suo patriottismo.

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