boscoreale

Boscoreale. Racket ai danni di un imprenditore, 4 arresti nel clan Pesacane.  I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di PESACANE Giuseppe (cl. 55), PESACANE Umberto (cl. 69), RANIERI Giuseppe (cl. 67), MARTIRE Santolo (cl. 66).

Sono gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di tentata estorsione continuata ed in concorso, con l’aggravante dell’essere stata la minaccia ed aggressione posta in essere da persone appartenenti al clan Pesacane operante in Boscoreale e zone limitrofe.

Il provvedimento

Il provvedimento cautelare scaturisce dalla denuncia presentata da un imprenditore edile. L’uomo, nel mese di Gennaio 2020, ha denunciato di essere stato vittima di un’aggressione. Le successive indagini accertavano essere stata commessa  con finalità estorsive da parte di alcuni affiliati al clan PESACANE.

L’attività investigativa, sviluppata attraverso acquisizioni testimoniali ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha consentito di far luce sulla figura criminale dello storico capo clan PESACANE Giuseppe. Il boss, scarcerato nel mese di Ottobre 2018 dopo una detenzione decennale, aveva intenzione di riorganizzare il clan, la cui influenza nel recente passato era scemata a causa dello stato detentivo di diversi elementi di spicco.

L’estorsione

Le fonti di prova raccolte hanno permesso di accertare un tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di impresa con cantiere in Boscoreale (NA).

Ma anche di individuare gli autori del pestaggio dell’imprenditore titolare della ditta in questione . A Boscoreale l’uomo era stato avvicinato e picchiato da due affiliati del clan armati di bastone, nonché costretto a rifugiarsi in un vicino plesso scolastico ed attendere l’arrivo dei Carabinieri.

Le ulteriori indagini sviluppate nei confronti del gruppo criminale permettevano di accertare – a pochi giorni di distanza dal pestaggio dell’imprenditore sopra menzionato – un ulteriore tentativo di estorsione, ai danni di altra impresa aggiudicataria di appalto inerente lavori di ristrutturazione di edificio pubblico in Boscoreale.

Le acquisizioni probatorie documentano l’attuale operatività del sodalizio camorristico che, agli ordini e dietro direttive del capo clan PESACANE Giuseppe, si è dimostrato particolarmente attivo nel settore del racket ai danni di imprenditori edili.

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