europa presti a fondo perduto

Si parla tanto di Mes, ma cos’è, qual è il significato per l’Europa? Il motivo per cui se ne parla soprattutto in questi giorni di emergenza da Coronavirus, è perché è una delle ipotesi a cui ricorrere per sostenere i paesi colpiti dalla pandemia. Nell’intesa che l’eurogruppo ha trovato su un pacchetto di aiuti di mille miliardi che l’Unione europea deve mettere in campo per sostenere i paesi colpiti c’è il Mes. Al fondo salva-stati sono state tolte le condizionalità per le spese mediche, non per il sostegno economico. Ma c’è anche il Recovery Fund, il fondo temporaneo proposto dalla Francia e che nelle intenzioni di Roma e Parigi dovrà essere finanziato tramite gli eurobond.

Cos’è il Mes? Significato del Mes Europa

Il Meccanismo europeo di stabilità (MES) è detto anche Fondo salva-Stati. Si tratta di un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro. E’ stata istituita dalle modifiche al Trattato di Lisbona approvate il 23 marzo 2011 dal Parlamento europeo e ratificate dal Consiglio europeo a Bruxelles il 25 marzo 2011. Esso ha assunto però la veste di organizzazione intergovernativa, a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e del potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.

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Il Consiglio Europeo di Bruxelles del 9 dicembre 2011, con l’aggravarsi della crisi dei debiti pubblici, decise l’anticipazione dell’entrata in vigore del fondo. Questa era inizialmente prevista per la metà del 2013, a partire da luglio 2012. Successivamente, però, l’attuazione del fondo è stata temporaneamente sospesa in attesa della pronuncia da parte della corte costituzionale della Germania sulla legittimità del fondo con l’ordinamento tedesco. La Corte Costituzionale Federale tedesca ha sciolto il nodo giuridico purché venissero applicate alcune limitazioni, in favore della sua compatibilità con il sistema costituzionale tedesco.

I diritti di voto di ogni Stato membro non sono capitari (voto personale), ma in proporzione al valore delle quote versate nel fondo.

Mes per Coronavirus

“Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19 – si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo -. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità”. Il Mes, ha precisato l’Olanda attraverso il suo ministro delle Finanze, sarà quindi senza condizioni ma solo per le spese mediche. “Sarà disponibile anche per il sostegno economico, ma con condizioni. Questo è giusto e ragionevole”.

Come funziona il Mes?

L’organizzazione raccoglie fondi volti a sostenere i membri che ne fanno parte. E quindi parliamo degli Stati che prima o dopo hanno adottato l’euro come moneta unica e che in un determinato periodo di tempo si trovano in forte difficoltà. Per capire come funziona il MES possiamo suddividere la sua azione in tre fasi distinte:

  1. Lo Stato in difficoltà avanza al Presidente del Consiglio dei governatori del fondo salva-Stati richiesta di assistenza.
  2. Il MES chiede alla Commissione UE di valutare lo stato di salute del Paese che ha chiesto aiuto e di definire il suo fabbisogno finanziario. In questa fase l’esecutivo comunitario e la BCE (e se necessario il FMI) analizzano se la crisi di quello Stato può contagiare il resto dell’Eurozona.
  3. Dopo la valutazione, l’organo plenario del MES decide di agire e aiutare il Paese in difficoltà con prestiti. Il tutto avviene più o meno nell’arco di 7 giorni dalla data di presentazione della richiesta formale di assistenza.

Le decisioni del Consiglio si prendono a maggioranza semplice o qualificata e godono di immunità giudiziaria. I diritti di voto sono proporzionali rispetto alla quota versata da ogni Stato.

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