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E’ tutt’ora ricercato dai carabinieri l’uomo che ieri notte, all’ospedale Cotugno di Napoli, ha aggredito un medico e un infermiere mentre faceva la fila per il tampone. Quello che è stato già soprannominato “l’untore”, potrebbe infatti risultare positivo.

Cotugno: sputa in faccia a infermiere e medico. Svelato il motivo

Secondo quanto ricostruito, erano circa le 23 quando si è consumato l’episodio. L’uomo è andato in escandescenze perché non voleva rispettare la fila per sottoporsi al tampone. Sarebbero infatti sopraggiunti quattro mezzi del 118 con soggetti in condizioni critiche a cui i medici hanno dato precedenza. L’aggressore a quel punto è scattato abbandonando la fila. Ha superato la vetrata del triage e ha prima inveito contro una dottoressa, poi si è tolto la mascherina e ha sputato sul viso il medico. A quel punto tra i due soggetti si è frapposto un infermiere per difendere l’operatrice sanitaria. Anche lui sarebbe stato il bersaglio dell’untore.

Le indagini

Sull’increscioso episodio indagano i carabinieri. I militari hanno acquisito le immagini di videosorveglianza per identificare l’aggressore. L’uomo è scappato di corsa, a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Potrebbe risultare positivo al coronavirus e fare altri danni. Non ci sono al momento i suoi dati perché aveva raggiunto l’ospedale con i suoi mezzi e non era stato ancora registrato. In caso di processo, l’azienda si costituirà parte incivile. Intanto infermiere e medico aggrediti sono in quarantena. “E’ come se avesse sparato – ha tagliato corto a Repubblica Maurizio Di Mauro, direttore generale del Cotugno -. Uno sputo da parte di un soggetto che presenta i sintomi della malattia può essere estremamente lesivo, è paragonabile a un colpo di pistola”.

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