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Arrestato Alfonso Cesarano. I Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti del 50enne.

Marano: arrestato Alfonso Cesarano. Le accuse

Cesarano è gravemente indiziato per i reati di intestazione fittizia di imprese, illecita concorrenza, violazione di sigilli e tentata violenza privata, commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p. derivanti dal sistema di monopolio imposto negli anni sul territorio. Si sarebbe avvalso del clima di intimidazione e di omertà imposto dal clan camorristico Polverino.

L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Alfonso Cesarano è stata richiesta dal Pubblico Ministero nell’ambito dell’operazione eseguita lo scorso 17 maggio. In quella circostanza le autorità provvidero al sequestro delle imprese di pompe funebri operanti nei Comuni di Marano di Napoli, Quarto, Pozzuoli e Calvizzano facenti capo alla famiglia Cesarano. La famiglia aveva imposto una sorta di monopolio nel settore delle pompe funebri avvalendosi del rapporto privilegiato con il clan Polverino. Alle altre imprese era di fatto impedito di operare.

Le indagini

Risultava, in particolare, l’utilizzo fittizio a tali scopi di imprese apparentemente diverse da quelle del gruppo Cesarano, già oggetto di provvedimenti di interdizione antimafia e conseguenti decadenze dalle relative autorizzazioni comunali. Purtroppo le misure cautelari reali adottate si sono rivelate del tutto insufficienti ad interrompere le attività illecite.

I Cesarano ostacolavano infatti con violenze e gravi minacce le attività dei concorrenti, violando reiteratamente i sigilli sottraendo all’amministrazione delle imprese in sequestro la disponibilità di autovetture e carri funebri, messi così a disposizione di altre imprese funebri compiacenti. Da ciò la necessità del provvedimento cautelare oggi eseguito.

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