Ieri una serie di abbracci in piazza sulle note di “imagine” ha messo un punto alla vicenda rissa.

L’aperitivo è andato bene, non ci sono stati disordini ed anzi, tranne qualche botto di troppo, tutto è filato liscio come l’olio e in giro si respirava una bella atmosfera. Tranquilla e serena. Ciliegina sulla torta anche una dimostrazione civile dei tifosi gialloblù.

La città ha dimostrato di essere matura reagendo compatta. Le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere in maniera discreta ed a loro vanno i complimenti per aver subito denunciato i responsabili dei fatti del 24. L’amministrazione ha provato con delle ordinanze a regolamentare il tutto, peccato però che a rispettarle sono stati solo i soliti imprenditori degli storici locali.

Questa storia potrebbe insegnarci tante cose, ma la più importante dovrebbe riguardare l’indignazione.
Ci siamo tutti messi sulla difensiva dopo che il video ha fatto il giro d’Italia quando invece dovrebbe essere chiaro che nascondere sotto il tappeto le cose storte non fa bene a nessuno. Dovremmo essere noi a far conoscere Giugliano per cose positive. Il flash mob è stata una splendida idea in tal senso. Una piazza piena il 31 dicembre non fa notizia e può essere un evento solo per chi non è mai andato al di là delle colonne. Una piazza che si abbraccia ha molte più possibilità.

Ritornando all’indignazione dovremmo essere forse un po’ tutti più coerenti perché ad infangarci sono dei nostri concittadini convinti che Giugliano è il luogo dove tutto è permesso, dove vige la legge del più forte e dove la ragione si ottiene con l’arroganza. Noi restiamo convinti che questa parte è una minoranza ma purtroppo spesso e volentieri fa più rumore, proprio come è capitato il 24. Ieri, invece, per fortuna, questa feccia è stata cancellata da un abbraccio.

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