mattarella violenza sulle donne

Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A parlare della situazione in Italia è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere” dice. Molto resta ancora da fareogni donna deve sentire le istituzioni vicine“.

Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Una panchina rossa nel cortile di Montecitorio e la facciata del palazzo illuminata di arancione è stato invece il modo in cui il Parlamento ha celebrato oggi la giornata.

Il capo dello Stato poi ha detto: “Benché molto sia stato fatto anche in Italia”, la violenza “non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute”. Per contrastare la violenza dunque, continua il presidente della Repubblica, “molto resta da fare. Ogni donna deve sentire le istituzioni vicine. Dobbiamo continuare ad adoperarci nella prevenzione, nel sostegno delle vittime e dei loro figli, nel reperimento delle risorse necessarie e nell’elaborazione di ciò che serve per intercettare e contrastare i segnali del maltrattamento delle donne”.

Il commento del premier Conte

Abbiamo approvato norme, sbloccato fondi, avviato confronti – così il premier Giuseppe Conte su twitter – la violenza contro le donne rimane un’emergenza. Lavoriamo per una svolta culturale, che parta dai giovani. Domani ne parlerò in una scuola a Roma insieme alla commissione d’inchiesta sul femminicidio #stopviolenzasulle donne”.

Fondi per le donne che denunciano

La ministra della Famiglia, Paola Bonetti, ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro, da erogare attraverso il microcredito. I fondi saranno dati alle donne che cercano di ricostruirsi una vita quando escono dai centri antiviolenza, fuggono da partner pericolosi o quando sono costrette ad abbandonare la propria casa.

“Il mio pensiero, stamattina, va alle tante donne che – ancora in queste ore – sono morte in mare, cercando di sottrarsi alla violenza, agli stupri, alla sottomissione – ha scritto in un post su Facebook la senatrice del Pd Monica Cirinnà -. La violenza contro le donne è triste cronaca di ogni giorno, in Italia e anche nel mondo. C’è ancora moltissimo da fare. Il contrasto alla violenza nasce dalla prevenzione e dalla costruzione di una vera cultura dell’eguaglianza, anche attraverso una legislazione adeguata e attenta alla condizione femminile: dalla parità salariale alla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. Non può esserci coesione sociale senza piena cittadinanza femminile, che nasce anzitutto dal contrasto alla violenza di genere. Politica e cultura devono essere alleate in questa battaglia”.

 

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