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Violentava la figlia di 13 anni durante le vacanze. Mani ovunque: sotto la maglietta, negli slip, nei pantaloni. L’orrore si è consumato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. A scoprire che qualcosa non andava la mamma dopo i continui attacchi di panico di cui era vittima la bimba. I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di E.L., 44 anni.

L’accusa: a Sessa Aurunca violenta la figlia

L’uomo è ritenuto responsabile di abusi sessuali ai danni della propria figlia minorenne, E.E.L, di 13 anni. A determinare l’indagine la denuncia sporta dalla madre della vittima, nonché ex moglie dell’indagato. La donna si era insospettita per i frequenti attacchi di panico che la figlia aveva improvvisamente cominciato a manifestare al ritorno dalle vacanze trascorse dal padre. Dopo quegli attacchi, la piccola era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso e ad intraprendere un percorso psicologico. Proprio attraverso questo percorso la ragazza ha rivelato i ripetuti abusi sessuali che aveva dovuto subire dal padre, nella sua casa di residenza durante l’ultimo periodo estivo.

Le indagini: palpeggiamenti e violenze

Gli investigatori hanno ascoltato la vittima e delle persone ad essa vicine. Il padre avrebbe abusato della figlioletta di 13 anni per circa un mese. Le violenze consistevano in pesanti palpeggiamenti sul seno e toccamenti delle parti intime della vittima, nei pantaloni e negli slip. Grazie alle indagini svolte dalla Procura della Repubblica, anche delegate ai carabinieri del Nucleo Operativo di Sessa Aurunca, è stato possibile prevenire ulteriori analoghe condotte violente da parte dell’indagato eseguendo la misura degli arresti domiciliari. Il provvedimento cautelare è stato richiesto ed emesso dopo un breve lasso temporale rispetto alla prima denuncia ai carabinieri. Si tratta del secondo grave episodio di abusi sessuali registrato in pochi giorni in provincia di Caserta dopo l’arresto di Don Michele Mottola a Trentola Ducenta.

Gli attacchi di panico

Sono stati gli attacchi di cui soffriva la 13enne a far accendere un campanello d’allarme alla mamma. Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente. Sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi. Ad esempio palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.

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