arresti casalesi

Blitz tra Napoli, Caserta e Grosseto. Diciassette arresti per droga ai danni del clan dei Casalesi. L’operazione messa a segno dai militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Caserta su ordine della DDA.

Gli arresti nel clan dei Casalesi

I carabinieri hanno eseguito ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 persone. Sono tutte ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione di tipo mafioso (clan dei Casalesi – fazione Schiavone), estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e altro. La misura cautelare colpisce elementi di spicco del clan dei Casalesi. Tra di essi Giacomo Capuoluongo, ritenuto l’attuale cassiere del clan. Salvatore Fioravante, referente nella zona di Trentola Ducenta e San Marcellino per quanto riguarda le estorsioni e lo spaccio di stupefacenti. Oreste Diana, figlio di Giuseppe, e Giuseppe Cantone, figlio di Raffaele. Tali soggetti si sono imposti nelle estorsioni e nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti nell’agro aversano.

Le indagini: i ruoli nella fazione degli Schiavone

Le indagini della DDA sono partite nel 2016. La Procura ha permesso di accertare che Giacomo Capuologo raccoglieva le entrate ricavate dalle estorsioni e dai traffici di droga. Era un punto di riferimento assoluto per la fazione Schiavone. Oreste Diana, invece, era la persona di fiducia di Schiavone Ivanhoe, figlio di Sandokan. Si occupava direttamente della conduzione delle piazze di spaccio e della gestione di agenzie di scommesse sportive a Trentola. Salvatore Fioravante, detto “Porcellino”, si occupava dello spaccio e dell’approvvigiomaneto di armi. La droga arrivava da Secondigliano. A trasportare la cocaina dall’area nord di Napoli due corrieri, anche loro destinatari della misura cautelare. Il canale di rifornimento della maruijana invece era l’Albania. La droga entrava in Italia attraverso alcuni porti della Puglia.

Le estorsioni

Per quanto riguarda le estorsioni, il gruppo ha taglieggiato imprenditori edili, commercianti e artigiani di Aversa, Trentola Ducenta e Lusciano, con richieste che arrivavano fino a 60.000 euro o che talvolta consistevano anche in prestazioni d’opera (come ad esempio ristrutturazioni di abitazioni). Dall’attività è chiaramente emerso il potere di soggezione del clan patito dagli imprenditori dell’agro aversano, spesso reticenti anche davanti all’evidenza delle prove acquisite.

I nomi

I soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono:

1. FIORAVANTE Salvatore (cl. 1973)
2. CAPOLUONGO Giacomo (cl. 1957)
3. CANTONE Giuseppe (cl. 1989)
4. DIANA Oreste (cl.1991)
5. FIORILLO Nicola (cl. 1971)
6. D’ALESSIO Arcangelo (cl. 1980)
7. VERDE Manuel (cl. 1992)
8. FORIA Pasquale (cl. 1975)
9. DELLA VOLPE Salvatore (cl. 1994)
10. FOLLIERO Mariano (cl. 1961)
11. FRUGUGLIETTI Nicola (cl. 1975)
12. ERCEKU Tregim (cl. 1975)
13. NEZIRI Fidai (cl.1980)
14. NEZIRI Altin (cl. 1977)

L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata invece notificata a:

1. DI COSTANZO (cl. 1989)
2. MARTINO Luca (cl. 1975)
3. CATTOLICO Antonio (cl. 1951)

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