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Ancora maltrattamenti a scuola. Per anni una maestra di scuola elementare ha maltrattato i suoi piccoli alunni. L’insegnante della Leone Senigaglia di corso Sebastopoli 258 a Torino è stata messa agli arresti domiciliari per maltrattamenti sui bambini. A eseguire il provvedimento è stata la polizia municipale. La donna, di 45 anni, secondo le indagini intimava ai piccoli alunni di non riferire nulla a casa prospettando “gravi conseguenze”.

Secondo gli investigatori, coordinati dal pm Giulia Rizzo, i maltrattamenti sarebbero andati avanti anni. Le indagini sono andate avanti tra l’autunno e l’inverno scorso con l’audizione protetta dei bambini e dei loro genitori. Questi ultimi avrebbero raccontato le gravi conseguenze dovute ai maltrattamenti: i bambini non riuscivano più a dormire da soli, avevano ripetuti incubi e spesso si rifiutavano di andare a scuola, piangendo, nei giorni e nelle ore di presenza della maestra arrestata. Alcuni bambini avrebbero accusato disturbi di incontinenza notturna. Altri, a causa del divieto di potersi recare in bagno, imposto dalla maestra, non potevano contenersi, rimanendo bagnati per molto tempo e, in un’occasione, sarebbero stati obbligati a pulire sommariamente con carta igienica i residui sul pavimento della classe, piangendo disperatamente per l’umiliazione subita.

La procura sta vagliando anche la posizione di chi, sapendo, ha comunque tollerato questi comportamenti e ha omesso di intervenire segnalando la cosa all’autorità giudiziaria e all’Ufficio scolastico regionale. Sembrerebbe che i medesimi comportamenti fossero già stati tenuti in precedenza, dalla maestra, in diverse scuole e pertanto, se i genitori sono a conoscenza di fatti pregressi, la polizia municipale chiede di contattare il Reparto di polizia di prossimità allo 011.01134300 o la procura della Repubblica.

“Per rimproverare i bambini la maestra era solita scagliare i portapenne o strapparli. A mia figlia è capitato di essere stata costretta ad andare in un bagno molto sporco, uno dei pochi agibili, perché non voleva utilizzare il bagno turco. I nostri figli erano spaventati. In due hanno dovuto cambiare scuola”. A parlare è il padre di una bimba che frequenta la scuola di Torino. L’uomo racconta di avere segnalato i comportamenti “piuttosto originali” dell’insegnante, insieme ad altri quattro genitori, già a ottobre. “Una vice dirigente – sottolinea – ci promise che la maestra non avrebbe più messo piede nella classe dei nostri bambini. Ma poi, a marzo, con la scusa della carenza di organico, è tornata”.

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