Sono ore di trepidazione a Totalàn, vicino Malaga. Mancano sessantacinque centimetri di terra per estrarre Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo lo scorso 13 gennaio. In tanti hanno organizzato veglie di preghiera per stare vicino ai genitori del piccolo in momento così difficile.

E nonostante il tempo trascorso non faccia presagire nulla di buono, si spera fino all’ultimo in un miracolo. I soccorritori stanno lavorando da giorni senza sosta, alternandosi nelle operazioni di scavo che li hanno visti inizialmente impegnati nella realizzazione di un tunnel verticale parallelo al pozzo e poi, una volta giunti alla profondità di circa 83 metri (dove si pensa sia il piccolo Julen), stanno procedendo a scavare un tunnel orizzontale per poter raggiungere il bambino.

Il tunnel orizzontale è lungo circa 4 metri ma per realizzarlo ci sono volute oltre venti ore per la consistenza rocciosa del terreno. Tutti sono con il fiato sospeso ed attendono con ansia che finalmente Julen possa tornare dai suoi genitori.

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