Una tragedia, l’ennesima, consumatasi su un autostrada italiana, la A1. Ma la scena che compare agli occhi di centinaia di automobilisti in viaggio di primo mattino è devastante: la deflagrazione del camion, che si propaga voluttuosamente sull’asfalto e sulla carcassa del mezzo pesante lascia con il fiato sospeso. Le fiamme avvolgono anche l’auto della famiglia Melillo: Michele e suo figlio Marcello, di pochi anni, muoiono carbonizzati. Riesce a salvarsi solo la madre, Esther, trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Orvieto, e gli occupanti del tir.

Stando ad alcune indiscrezioni, la famiglia casertana si era recata al Nord per una visita medica a Marcello, uno dei tre figli della coppia. Un viaggio di speranza, quindi, che si trasforma in pochi secondi in un vero e proprio dramma. Originari di Totari padre, madre e figli vivevano da tempo a Caiazzo, dove erano ben voluti. Del controllo medico del piccolo erano tutti a conoscenza.

Su Facebook gli amici di Esther chiedono sul suo profilo le condizioni di salute del piccolo. “Marcello sta bene, vi ringraziamo”, risponde la donna a pochi giorni dal terribile incidente. Incidente, sulla cui dinamica si continua a indagare. In un primo momento era stata accreditata dagli agenti presenti sul posto l’ipotesi del tamponamento tra entrambi i mezzi: il tir si ribalta, incendiandosi, e finisce in parte sulla carreggiata del Sud, dove il traffico scorre solo sulla corsia d’emergenza. E’ questione di attimi. Le lingue di fuoco lambiscono anche l’autovettura, dalla quale è impossibile fuggire. Immediatamente si precipitano polizia stradale, vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. Per Michele e Marcello non c’è niente da fare. E’ corsa in ospedale per Esther: tra i tre è l’unica che riesce a salvarsi, anche se verserebbe in gravi condizioni.

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