Ischia. Lo hanno scaraventato al suolo, poi lo hanno aggredito con una violenza inaudita, a suon di calci e pugni. Dopodiché gli hanno stretto le mani al collo con l’intenzione di soffocarlo. In manette sono finiti tre uomini: Roberto Giannini, 30 anni, Antonio Giannini, 67 anni, e Ivano D’Antonio, 37, tutti del posto.

La vittima è un 26enne, anche lui di Ischia. Sul capo degli aggressori pendono le accuse di resistenza e violenza a un pubblico ufficiale, nonché lesioni aggravate dall’uso delle armi.

Ricostruzione. Avevano di recente minacciato il ragazzo dicendogli che “gliela avrebbero fatta pagare” per motivi in corso di chiarimento e, appena lo hanno visto per strada, lo hanno assalito. Il ragazzo è stato salvato da un maresciallo della compagnia di Ischia che in quei momenti passava in scooter ed è intervenuto allentando la morsa di Giannini e separandolo dalla vittima. Dopo qualche istante però sono sopraggiunti anche il 67enne, che con un manico di scopa ha colpito ripetutamente il giovane, e il 37enne che ha utilizzato uno sfollagente di legno.

L’aggressione è stata alla fine interrotta, anche grazie a un agente di polizia libero dal servizio, di passaggio; poi sono giunti i rinforzi con pattuglie della poliziae dei carabinieri attivate dalla centrale operativa del 112. I 3 sono stati arrestati; la vittima è stata trasportata in ospedale di Lacco Ameno per le contusioni e le abrasioni riportate, giudicate guaribili in una settimana. Il bastone di legno e il manico di scopa di metallo sono stati sottoposti a sequestro.

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