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E’ stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario Pasquale Palma, il 78enne che lo scorso settembre uccise il nipote, il pompiere Giuseppe Palma, con tre colpi d’arma da fuoco (due al volto e uno all’addome). A deciderlo il Gup della Procura di Napoli Nord, Antonino Santoro, al termine dell’udienza preliminare.

La prima udienza del processo sarà celebrata il prossimo 26 settembre davanti alla Prima Sezione della Corte d’Assise di Napoli. Il 78enne, reo confesso, è difeso dagli avvocati Antonio Dell’Aquila e Michele Giametta. Subito dopo l’omicidio, dello zio killer si erano perse le tracce. Fu lui, poi, alcune ore dopo, a consegnarsi spontaneamente ai carabinieri della Compagnia di Giugliano accompagnato dal suo legale.

Il movente dell’omicidio era legato alla discussione per l’acquisto di un un piccolo appezzamento di terreno. L’assassinio si consumò in pieno giorno, a Varcaturo, sulla fascia costiera giuglianese. L’arma del delitto con cui fu ucciso il pompiere 41enne fu ritrovata sul posto dagli uomini della Benemerita e posta sotto sequestro.

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