Vicenza. Era in auto con il papà Luciano, la giovane Arianna Rossetto di 17 anni, morta carbonizzata con il padre sull’A31. Entrambi erano diretti al capoluogo per una campionato di tennis. Quel tratto di autostrada di solito tranquillo e scarso, si è trasformato ieri in un inferno.

Prima della loro tragica sorte, si era verificato due incidenti che hanno segnato il destino di quattro persone. Tre delle quali morti carbonizzati tra le lamiere delle loro vetture. Tragico il bilancio del sinistro: quattro morti e cinque feriti.

Due auto si erano tamponate poco dopo il casello di Albettone. Uno dei conducenti, un cittadino marocchino, è stato sbalzato fuori dalla sua auto.  Ariana e Luciano erano in coda, in attesa che il traffico ritornasse regolare . Poi il dramma nei pressi del casello di Noventa: un tir è piombato sulla colonna di auto, causando l’esplosione di tre mezzi. Tra questi, quello su cui erano a bordo padre e figlia.

E’ successo in una manciata di secondi. Prima l’odore penetrante della combustione, dopodiché le fiamme: Arianna e il papà sono rimasti intrappolati nell’auto. E qui sono morti carbonizzati. La terza vittima identificata è l’artista è musicista 61enne Florio Pozza: stava tornando da Noventa dove aveva appena tenuto un concerto alla Fondazione Stefani per persone disabili. Nato in Australia da genitori immigranti vicentini, era ritornato nel suo paese di origine poco dopo la maturità.

Della morte, nel tardo pomeriggio, è stata informata la moglie: i due non avevano figli. Pozza realizzava lampade artigianali e le vendeva ai mercatini, ma la sua passione era la musica.  “Aveva insegnato qui da noi per un anno – dice un amico, figura di riferimento di uno spazio artistico e musicale di Creazzo -. Il suo strumento era il didgeridoo (specie di flauto degli aborigeni australiani, ndr), di quello era un maestro. Era il suo modo per diffondere la cultura aborigena e l’armonia che in quella è insita”, conclude.

L’ultima vittima è M.B., 33 anni. Marocchino, viveva ad Asti. E’ morto in ospedale a Vicenza, dopo un inutile volo sull’eliambulanza. Viaggiava con tre connazionali su una Golf ed è stato proiettato fuori dall’abitacolo, lui come gli altri, tutti probabilmente senza cinture.

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