giugliano lavoratori asl napoli 2 rischiano il licenziamento

Giugliano. Sono affissi da stamane, i quattro striscioni legati alle ringhiere dell’Asl Napoli 2 in segno di protesta in via Marchesella. Decine di dipendenti che lavorano nella “Casa Castrese” e non solo, rischiano di perdere il posto di lavoro nei prossimi mesi, a causa della nuova gara d’appalto indetta il 5 Marzo e pubblicata poi sul sito dell’Asl.

Futuro incerto per oltre il 60% del personale, tra cui OSS, riabilitatori ed educatori. Stessa sorte anche per i pazienti: una parte, infatti, continuerà ad essere ospitata nella struttura sanitaria e a ricevere assistenza medica e psicologica; mentre l’altra verrà privata dei servizi. Un danno enorme, non c’è dubbio, che penalizza soprattutto centinaia di famiglie.

“Cosa racconteremo ai nostri figli? E’ una vergogna!”, è quanto si legge da uno dei manifesti che tuttora appaiono nelle prime ore del pomeriggio. Stipendi e orari dimezzati per i più fortunati, altrimenti il licenziamento. Queste alcune delle misure restrittive che verranno adottate 180 giorni dopo l’espletamento della gara.

Entro il 5 giugno sarà possibile inviare le buste per partecipare alla gara d’appalto, suddivisa a sua volta in quattro lotti: Giugliano – Mugnano, Pozzuoli, Arzano e Sant’Antimo. Ma ad acuire la situazione, sembra proprio essere il nuovo capitolato. E come se non bastasse quattro strutture, tra Sir e centri diurni, rischiano l’imminente chiusura.

Si tratta de “La Villa” in via delle Colonne a Giugliano, “Telemaco” a Corso Europa a Mugnano, “Arcobaleno” in via degli Oleandri a Qualiano – tutte appartenenti all’Asl –  e anche “Villa Gilemma”, nonché cooperativa sociale Novella-Aurora, in via degli Olmi a Villaricca. Una magra consolazione, invece, per “Casa Castrese” in via Marchesella, che rimarrà aperta nonostante i tagli al personale socio sanitario.

Di Silvia D’Angelo

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