Andare a scuola era diventato un incubo per molti bambini. Schiaffi, urla e strattoni accadevano reiteratamente in una classe elementare. Una maestra, appena quarantenne, sarebbe stata denunciata da alcuni genitori e interdetta per 9 mesi dal suo servizio per maltrattamenti.

I primi a rivolgersi alle forze dell’ordine sono stati i genitori di un bambino, il quale tornava a casa nervoso e aggressivo. Ogni mattina – come riporta Il Mattino –  il piccolo manifestava un forte disagio: piangeva e si lamentava rivolgendosi in maniera violenta nei confronti della mamma. Subito dopo quella denuncia, altri genitori si sono rivolti agli investigatori.

E, poiché i racconti coincidevano,  la procura di Nocera Inferiore ha deciso di disporre le indagini alla Squadra mobile di Salerno. All’interno dell’aula furono installate delle telecamere per osservare il comportamento della maestra. Solo così che gli inquirenti hanno potuto confermare la veridicità dei racconti dei genitori.

Stando ad una prima ricostruzione, la maestra usava picchiarli dietro alla testa ma era soprattutto l’atteggiamento aggressivo della donna ad intimorire i piccoli: non si calmava neanche davanti alle lacrime dei propri alunni, instaurando così un clima di tensione e di paura in classe. In alcuni filmati è emerso che la donna avrebbe puntato un bambino al quale non avrebbe risparmiato qualche tirata d’orecchie. 

Quando i poliziotti sono giunti nella sua abitazione per notificargli una misura interdittiva con la quale il gip Paolo Valiante del tribunale di Nocera Inferiore la sospendeva dall’insegnamento per i prossimi nove mesi, lei quasi non ci credeva. Si è sentita male ma non ha opposto resistenza ed ha preferito tacere durante l’interrogatorio, dove si è recata assieme ai suoi legali di fiducia, Carlo Di Martino e Antonio Langella.

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