Un fiume in piena, migliaia di anime, uomini, donne, bambini. Ed ancora, studenti, mamme, papà. Forse 70 mila persone, forse ancor di più in una delle più grandi manifestazioni per l’ambiente che la Regione Campania abbia mai visto.

Un solo grido “Stop al biocidio”, ha unito un popolo spezzato dall’inquinamento, dalle discariche, dai veleni. Presenti anche diversi rappresentanti delle istituzioni, insieme a Don Maurizio Patriciello, Nino D’Angelo, Patrizio Rispo.

La testa del corteo é arrivata in piazza alle 16.30, la coda dopo più di un’ora.
Gigantografie dei commissari straordinari per i rifiuti da Improta a Bertolaso con su scritto colpevoli hanno aperto la marcia è guidato la manifestazione dietro di loro le foto giganti dei bimbi morti per tumore.

La richiesta è che adesso si intervenga con le bonifiche e si torni a dare speranza a questa terra.

Durissime le parole del prete antiroghi Don Maurizio Patriciello che ha chiesto di ricercare le responsabilità non solo nella Camorra ma anche nelle persone che hanno gestito il traffico dei rifiuti. Chiaro il riferimento alla politica della quale “non ci si può più fidare”.

Quando il parroco del Parco Verde ha fatto appello a Napolitano dalla piazza si è levato il coro “assassino, assassino”. Fischi per tutti anche per il Cardinale Sepe salutato alla fine proprio da Don Patriciello.

Presenti anche i comitati del nostro territorio dai gruppi di Mugnano che hanno organizzato l’evento a quelli di Marano e Qualiano. Da Giugliano si è fatto notare il grande Tammariello. Nel corteo anche le partenza della tammorra giuglianese. Dal palco a rappresentare le posizioni del comitato No Inceneritore la giovane Federica Di Gennaro che ha strappato numerosi applausi da tutta piazza Plebiscito.

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