Un uomo di 78 anni è morto per la puntura di una zanzara che gli avrebbe trasmesso il virus del West Nile. Già precedentemente ricoverata all’ospedale Sant’Anna, la vittima è deceduta presso la clinica di Cona Corrado Gamberini dopo aver lottato tra la vita e la morte dall’11 agosto.

L’uomo viveva a  Pieve di Cento (provincia di Bologna) con la sua moglie Maria Zizza, in via Poggetto. Il paese è in lutto e si unisce al cordoglio della moglie e delle figlie Lorena e Loredana. «Un momento davvero difficile per noi – dicono le figlie – siamo veramente molto scossi e provati. È come vivere in incubo da cui non è possibile svegliarsi. Tutto sembra non avere un senso. Tutto è partito dalla puntura di una zanzara, che gli ha trasmesso la malattia. È la zanzara culex, la zanzara nostrana». La famiglia dell’uomo morto per la puntura di zanzara che vuole fare luce sulla causa della morte. Si vuol capire dove l’uomo avrebbe contratto il virus e perché l’Asl non ha preso provvedimenti circa la disinfestazione da zanzare con porterebbero il virus.

«Non è possibile che abbia contratto il virus a Reggio Emilia, dove si era recato per cure dentistiche nel periodo antecedente alla malattia, perché andava solo nelle ore centrali del giorno. Non ha fatto altri viaggi o altri giri. Quindi come abbiamo riferito ai dottori può essere accaduto solo qui, a Pieve. I medici ci hanno detto che l’Emilia Romagna è ovunque, qualche zona di più, qualche altra di meno, un bacino di diffusione. Non capisco perché l’Asl e le istituzioni non si facciano promotori di una campagna di sensibilizzazione e di informazione su come prevenire il virus West Nile. La gente deve essere consapevole della sua esistenza e di come difendersi».

Il virus di West Nile può essere diffuso dalle zanzare ma anche da alcuni tipi di uccelli. West Nile è diffuso in Europa, Africa, Asia occidentale, Australia e America e può colpire anche i nostri animali da compagnia. L’uomo che ha contratto il virus di West Nile da una zanzara accusava strani sintomi da inizio agosto: tra cui febbre e stato confusionale. L’ipotesi era di meningoencefalite di tipo virale. Dopo alcuni approfondimenti diagnostici si è potuto constatare che l’uomo era affetto dal virus del West Nile, trasmesso da una zanzara culex.

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