Scandalo mazzette al Comune, per 25 persone l’accusa chiede la conferma delle condanne di primo grado. Questa mattina la requisitoria del pm nei confronti dei vigili urbani, impiegati dell’ufficio tecnico e imprenditori invischiati nello scandalo tangenti sugli abusi edilizi. All’undicesima sezione del Tribunale di Napoli le richieste dei pubblici ministeri Paolo Itri e Antonio D’Alessio.

E così che è stata chiesta la conferma della condanna a sei anni e sei mesi per l’agente della Municipale Francesco Iovinella. Per Angelo Granata e Antonio Iacolare, entrambi vigili urbani, chiesti 4 anni e sei mesi. Per Attilio Di Tota (vigile) e Domenico Pelliccia (imprenditore) 4 anni. Tre anni ai vigili Anna Cante, Pietro Ferrillo, all’imprenditore Francesco Fontana e all’impiegato dell’ufficio tecnico Francesco Porcaro.

Per gli altri condanne dai sei mesi ai due anni. Il processo con rito ordinario era iniziato il 5 novembre del 2008 per le 33 persone implicate nello scandalo di tangenti sugli abusi edilizi al Comune di Giugliano.

I vigili, secondo le accuse degli investigatori, per chiudere un occhio sugli abusi edilizi commessi sul vastissimo territorio della terza città della Campania, avevano un vero e proprio tariffario: dai 500 ai 2500 euro che finivano in un ‘calderone’, da spartirsi successivamente. Per tutti sono stati prescritti i reati, tranne quello associativo.

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