Era tutto fatto, i contratti firmati, le parti unite ma un errore nel contratto ed i ritardi atavici del calcio Napoli hanno fatto clamorosamente saltare il passaggio di Roberto Soriano dalla Sampdoria alla squadra partenopea, e di conseguenza anche il passaggio di Zuniga alla Sampdoria in prestito. I due club avevano raggiunto l’accordo nella sera, poi si è trovato un errore e sono stati riscritti i contratti da capo in un’inutile corsa contro il tempo. L’affare saltato per l’ennesima volta per colpa dei diritti di immagine, problemi riscontrati già nel pomeriggio e che hanno fatto perdere tempo prezioso.

Alla chiusura delle porte la FIGC fa sapere che nessun contratto è stato depositato materialmente in sede, c’è però la possibilità della via telematica infatti il Napoli giura di aver inviato la mail che sancirebbe l’accordo. La Lega allora accetta il beneficio del dubbio e ricontrolla tutte le mail, una ad una, di quelle arrivate fino alle 23. Niente, non si trova. Voci parlano di una sola mail, con oggetto “Soriano” ma senza alcun allegato alla posta elettronica. Il trasferimento è allora ufficialmente saltato dopo 3 mesi di inseguimento, dopo una trattativa serrata di 10 ore nell’ultimo giorno di mercato.

 

Una trattativa paradossale, lunga, estenuante, per un calciatore che non voleva venire a Napoli, che ieri ancora continuava a flirtare col Milan e con Mihajlovic che gli annunciava un tentativo rossonero per gennaio, per un calciatore che forse nemmeno serviva alla squadra di Sarri ma che sicuramente non era la priorità. C’è sconcerto ed ironia nei salottini televisivi e tra la gente. Sconcerto e rabbia, per una trattativa che ha mostrato tutti i limiti di una società che annuncia cambi di rotta e nuovi calciatori ogni anno, ma che ogni anno frustra le speranze dei tifosi.

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