Armati e feroci. Una banda di 17enni senza scrupoli che a volto scoperto seminava il panico tra Giugliano, Mugnano, Carinaro, Calvizzano, Sant’Antimo, Grumo Nevano, Qualiano e Aversa. Ventuno i colpi accertati messi a segno dalla baby gang  di Casoria e Arzano finita in manette nell’operazione di oggi dei Carabinieri della Compagnia di Giugliano. Quattordici rapine nel solo mese luglio. Quattro nel mese di agosto, tre ad aprile. Il bottino raccolto andava dai 300 ai 4mila euro.

E poi, dopo ogni colpo, come uno schema fisso, c’era la vanteria sui social network: ogni successo criminale veniva condiviso e pubblicizzato sui Facebook. Incitamenti, autoesaltazioni, complimenti e frasi di sfida lanciate contro la legge e la giustizia. “Ogni tanto ricordatevi che non siete nessuno”, scrivevano contro le forze dell’ordine. “Una presta libertà”, il commento di un altro. “Pistolero presso rapinatore” è il mestiere, invece, con cui un componente si era registrato su Facebook.

Nel mirino della banda finivano quasi tutte le attività commerciali. Farmacie, negozi e uffici postali. In un solo giorno, il 19 luglio, misero a segno cinque rapine, tra le quali una ai danni di una filiale Unicredit di Napoli che gli aveva fatto fare il salto di qualità dalla provincia al capoluogo.  Non tutto filava liscio, però. Prima degli arresti di oggi, ad agosto qualcosa andò storto: due della banda, oggi in in carcere per tentato omicidio, intrapresero l’assalto a una farmacia di Aversa ma il farmacista reagì e partirono due colpi che ferirono il titolare alla testa e alla gamba. Oggi la loro parabola criminale conosce la parola fine.

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