Giugliano. Dovrebbe essere più chiaro tra circa 15 giorni il destino di via Mattia Coppola, la stradina del centro storico nota come vico Miciano chiusa da circa 3 anni a causa di un palazzo pericolante. Come via abbiamo raccontato anche nei giorni scorsi, nonostante il divieto in molti spostano le transenne e passano incuranti del rischio. Negli anni sono arrivate tre ordinanze sindacali (2014, 2015 e 2016) solo in parte rispettate. I proprietari hanno messo in sicurezza solo i vani ma resta il problema delle fondamenta.

Per verificare lo stato attuale serve una video-ispezione del sottosuolo. Intervento per il quale il comune aveva due scelte: impegnare fondi per una nuova gara oppure incaricare la ditta della manutenzione stradale come già previsto dal capitolato d’appalto. Le ditte vincitrici della gara comunale sono state però fermate più volte da interdittive antimafia e si è andati avanti con proroghe che non permettevano l’intervento. Nello scorso luglio il Tar ha riammesso però una di queste società che, dopo le verifiche amministrative degli uffici comunali, è ritornata in servizio nelle ultime settimane ed ora potrà effettuare finalmente la video-ispezione. Una volta ottenuto il responso, si capirà se via coppola potrà essere riaperta oppure resta il pericolo. Quello di via Coppola non è però l’unico caso a Giugliano, anche se forse più sentito per le ricadute sulla viabilità. Secondo dati aggiornati al 2016 sono circa 140 gli immobili pericolanti, tra cui quelli in pieno centro storico come piazza San Nicola e via San Rocco. Su tutti l’amministrazione comunale ha voluto realizzare una mappatura precisa ed una volta completate le relazioni tecniche, si capirà come intervenire definitivamente.

 

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