“Lo uccidono proprio”. “No, lo sciogliamo proprio, ha detto”. E’ la conversazione tra due affiliati al clan Mallardo su Michele Di Biase, probabilmente morto dopo un agguato dello scorso ottobre, il suo corpo non è mai stato ritrovato. Questa conversazione è frutto di un’intercettazione ambientale del 18 aprile 2014, come riporta il quotidiano il Roma questa mattina.

I poliziotti della squadra mobile di Napoli non escludono che Di Biase possa essere stato realmente sciolto nell’acido. Nell’intercettazione i due affiliati farebbero più volte riferimento a Paparella e all’attività di spaccio di stupefacenti che l’uomo avrebbe portato avanti a Giugliano. Business quello dello spaccio sempre vietato in città dai boss storici dei Mallardo.

Sul quotidiano si legge poi ancora uno stralcio della conversazione.

Uomo 1: “E quello dice tu già stavi di là con i Piripicci, di là sei passato di qua”.

Uomo 2: “Paparella sta cacato sotto, alle 9 di sera si ritirano padre e figlio”.

Uomo 1: “Già all’epoca da là è passato di qua e già gli hanno fatto lo sconto perché comunque sta da tanti anni in mezzo alla strada. Ora un’altra volta? Secondo me lo stendono,  lo stendono”.

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