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Continuano le indagini dei Carabinieri del Nas insieme ai colleghi del personale specializzato delle ASL competenti territorialmente sulla “mandragora” venduta al posto di spinaci e verdura. Secondo gli ultimi aggiornamenti sono dieci le persone intossicate per ingestione della pianta tossica se ingerita.

Verdura tossica in Campania, gli accertamenti dei Nas

I militari dell’arma e gli ispettori dell’Asl stanno ricostruendo il percorso dei lotti di verdura che, partiti dall’Abruzzo, sono arrivati in Campania, in particolare in provincia di Napoli, Salerno e Caserta. Gli investigatori hanno accertato che gli “stock” di prodotti agroalimentari nei quali sarebbe finita la mandragora responsabile dell’intossicazione di dieci persone con sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (L’Aquila).

Le ASL territorialmente competenti hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale ai sensi dell’art. 137 e 138 del Reg. UE 625/17 per effettuare campionamenti e analisi. Bisognerà capire a quali altri negozi di ortofrutta, oltre a quelli di Quarto e Monte di Procida, sia stata venduta l’erba tossica. Per fortuna, al momento, nessuno dei ricoveri presenta sintomi gravi, ad eccezione di un 44enne attualmente ricoverato in terapia intensiva a Giugliano dopo il trasferimento disposto dall’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli.

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