Proseguono le trattative per arrivare a un accordo di pace tra Ucraina e Russia. Il ministro degli Esteri Kuleba si è mostrato piuttosto cauto sulla possibilità di un’imminente termine della guerra, affermando che ci sia molto lavoro da fare: “Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale”.

Il presidente Zelensky si è così espresso: “I negoziati sono ancora in corso e sono abbastanza difficili ma qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati”.

Ucraina, il ministro Kuleba: “Accordo lontano”

Il ministro degli esteri Kuleba ha così spiegato: “Ci sono una serie di fattori che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, il secondo sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione. Non posso definirlo un cambiamento drammatico o serio ma, date le circostanze, ogni mutamento nella posizione russa è costruttivo. Perché loro iniziano con degli ultimatum che, se messi insieme, costituiscono una resa unilaterale dell’Ucraina e questo non è accettabile”.

Zelensky: “Priorità è la fine della guerra”

Il presidente ucraino Zelensky ha rilasciato un’intervista in cui sostiene che i negoziati tra Ucraina e Russia siano abbastanza difficili; poi, in un video messaggio delle prime ore di oggi, citato da Interfax, ha detto di aver parlato con gli amici dell’Ucraina: il presidente della Turchia Erdogan e il primo ministro del Canada Justin Trudeau.

Il presidente continua ad affermare di voler spingere per un sostegno ancora maggiore all’Ucraina, ribadendo che la maggiore necessità sia attualmente di arrivare a negoziati: “Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese. Se la guerra contro il popolo ucraino continua le madri russe perderanno più figli che nelle guerre afgana e cecena messe insieme”.

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