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Uccelli morti a Roma e nel mondo. E’ la notizia che sta circolando con insistenza in piena emergenza coronavirus. C’è chi vuole leggerci un cattivo presagio, chi un segno di sciagura dalle apocalittiche conseguenze.

Uccelli morti a Roma e nel mondo: cosa c’entra il coronavirus?

La notizia, in realtà, risale allo scorso 5 febbraio, quando a Roma, nei pressi di Viale del Policlinico vennerro abbattuti diversi alberi dal vento. Sul luogo dell’incidente i Vigili Del Fuoco si ritrovarono davanti una scena raccapricciante. Centinaia di uccelli moribondi o già morti stesi come un tappeto lungo il manto stradale. Gli agenti della Polizia Munucipale si attivarono per allertare organi competenti affinché provvedessero al recupero degli animali ancora vivi.

Nei giorni dell’emergenza da coronavirus, molti utenti sui social network hanno ripreso questa notizia di due mesi fa leggendovi un segno di sciagura. C’è chi ha attribuito l’infausto presagio all’arrivo della pandemia; chi, invece, alle onde elettromagnetiche delle reti 5G. Infine c’è chi vi legge una prova della diffusione del Covid-19 anche tra gli animali. Il fenomeno si sarebbe ripresentato anche in altre zone d’Italia negli ultimi tempi, ma non ci sono conferme ufficiali se non segnalazioni di privati cittadini. Nel caso di Roma si trattò di un gruppo di storni, probabilmente rimasti folgorati dai fili dell’alta tensione a seguito della caduta dell’albero dovuta alle forti raffiche di vento.

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