Sentenza di condanna a nove anni di carcere per il parroco di Qualiano Don Michele Mottola. Secondo i giudici, ha abusato di una bimba di 13 anni di Trentola Ducenta.

Trentola Ducenta, condannato a 9 anni di carcere don Michele Mottola

A condurre le indagini la Procura di Napoli Nord. Dopo la sospensione da parte della Diocesi di Aversa, a novembre 2019 arrivò anche la misura di custodia cautelare in carcere. Ora, al termine di un rito abbreviato, è giunta la sentenza di condanna.

Le attività investigative – iniziate a seguito di comunicazione pervenuta dalla Diocesi di Aversa e svolte attraverso l’ausilio di testimonianze, messaggi e registrazioni audio -hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario, confermato dalla vittima in sede di incidente probatorio, nei confronti dell’indagato. Mottola è ritenuto responsabile di abusi nei confronti della minore che, all’epoca dei fatti, partecipava assiduamente alle attività della parrocchia.

Il gip del tribunale di Napoli Nord Iaselli ha accolto in toto la tesi accusatoria infliggendo una condanna quasi uniforme a quella chiesta dal pm Paolo Martinelli che aveva invocato 9 anni e 6 mesi nei confronti del sacerdote.

La confessione

«Ho avuto una debolezza, me ne pento e mi vergogno. Chiedo perdono a tutti, alla ragazza e alla sua famiglia»,dichiarò Don Mottola in presenza del suo avvocato. Il prete si confessò, schiacciato a quanto pare dal peso del rimorso, ammettendo di avere allungato le mani sulla piccola, di aver preteso «baci e abbracci» dalla ragazzina di averle fatto credere che «quelle cose» erano normali «tra fidanzati». Una situazione surreale, denunciata prima dai familiari al vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, e poi alle autorità pubbliche.

 

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