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Esperienza atroce per un ufficiale della Polizia Locale di Terni. Viene morso da un ragno violino mentre sta facendo alcuni lavori in casa. Mette le mani in un sacco di gesso e si accorge che un aracnide gli cammina sul braccio. Lo scaccia via con l’altra mano, ma dopo due giorni gli compaiono due piccole croste sul braccio. Sale la febbre e l’arto si gonfia.

Sintomi. All’inizio si pensa a una banale borsite o a un’infiammazione cutanea, ma poi la situazione si aggrava: i reni non funzionano più e e il braccio è in necrosi. Ricoverato d’urgenza al reparto di malattie infettive, l’uomo riesce a salvarsi in extremis, proprio mentre il veleno in circolo stava per raggiungere fegato e cuore.

La scoperta. Dopo una serie di analisi e radiografie, che in un primo momento non evidenziano nulla, si passa alle domande: il 59enne spiega all’equipe medica i contatti che ha avuto negli ultimi giorni, tra cui quello con il ragno violino. Un particolare che ha permesso ai medici di individuare il problema e di fermare il veleno. Il morso ad ogni modo non è stato immune a conseguenze gravi per la salute. L’uomo ha perso in parte la funzionalità dei reni e del braccio, anche se adesso ha salva la vita.

Cos’è. Il ragno violino è di origine mediterranea ed è una specie che si trova lungo tutta la penisola italiana; secondo, è velenoso. Ha sei occhi raggruppati in tre coppie, invece che gli otto occhi della maggior parte dei ragni. La femmina ha il corpo lungo circa un centimetro, il maschio, più piccolo con zampe più lunghe. Si può trovare anche negli spazi aperti in vicinanza delle abitazioni, come nei giardini.

Dove si trova e gli effetti del morso. Noto anche come ragno eremita, è un animale notturno che di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure. Dentro casa può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria. Tra gli habitat del ragno violino ci sono anche solai, scantinati e bagni. Dopo il morso, oltre al rossore della zona interessata, possono manifestarsi febbre, rash cutaneo, ecchimosi, danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.

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