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Avrebbero ucciso Carlo Domenico La Duca, 38 anni, e poi avrebbero occultato il cadavere. A finire in manette dopo una svolta nelle indagini sulla morte dell’agricoltore di Termini Imerese la moglie, Luana Cammaleri, e Pietro Ferrara, amante di lei e amico di famiglia.

Termini Imerese, omicidio Domenico La Duca: arrestati moglie e amante

La vicenda della sparizione del 38enne era finita su tutti i giornali. E in televisione, a trasmissioni come “Chi l’ha Visto?”. Luana si presentava davanti alle telecamere, singhiozzava, piangeva, chiedeva informazioni sul marito. Ma secondo gli inquirenti era solo una messinscena, perché lei, insieme all’amante, avrebbe ucciso il 38enne e ne avrebbe occultato il cadavere, nonostante il corpo della vittima non sia mai stato trovato.

Oggi sono finiti entrambi in manette con l’accusa di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Per i magistrati i due avevano da tempo una relazione clandestina e avrebbero organizzato insieme il delitto. A incastrarli alcune intercettazioni che rivelano un movente inquietante.

Il movente

A spingere Luana Cammaleri a uccidere il marito ragioni di tipo economico. La coppia era infatti in via di separazione e la donna aveva paura di perdere la casa, un casolare nel palermitano dove viveva insieme ai figli. Per interloquire, i due amanti usavano sim segrete e numeri telefonici alternativi. Avrebbero pianificato l’omicidio nei minimi dettagli. Il 38enne sarebbe stato attratto in una trappola, all’interno del terreno di proprietà di quello che credeva un vecchio amico di famiglia, e sarebbe stato ucciso.

Le liti tra i due

L’immobile rivendicato da Luana era conteso da tempo. I due erano in contrasto sull’assegnazione del casolare, che era però di proprietà del 38enne. Uno degli scontri aveva coinvolto anche la madre della vittima: la suocera, durante una discussione, le aveva stretto attorno al collo il filo del telefono di casa. L’anziana l’aveva denunciata e la donna era finita sotto processo per minacce. Una situazione difficile, che avrebbe indotto la moglie della vittima a pianificare per mesi il delitto.

La sceneggiata a Chi l’Ha visto?

A distanza di tre anni fanno rabbrividire gli appelli lanciati davanti alle telecamere di “Chi l’Ha Visto?” da Luana Cammaleri. Un vero e proprio depistaggio inscenato per distrarre l’attenzione degli inquirenti. «Qualcosa lo preoccupava – aveva dichiarato in tv la donna -, tra la situazione lavorativa, i problemi con la madre e la nuova compagna, si sentiva soffocare. Era stressato». In lacrime aveva persino lanciato un messaggio al presunto marito scomparso: «Carlo, lasciamo da parte i problemi. Io mi sento moglie. Lasciamo stare le liti, io sono una donna che ha il senso della famiglia e se tu torni, avrai la famiglia che avevi prima».

Le intercettazioni

Interrogati dal Gip, al momento, entrambi gli indagati restano in silenzio. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Intanto però saltano fuori – grazie a Repubblica – le intercettazioni che incastrano la coppia di amanti. “Anche a casa tu avrai microspie ovunque – diceva Pietro a Luna -, quindi quando magari ci sentiamo accendi lo stereo, quello che c… vuoi e ti vai a infilare in un buco. E spegni prima di partire da casa, spegni il telefono”. “Va bene spegniamo anche questo – rispondeva la donna non sapendo di essere già intercettata – Sto spegnendo i telefoni e mi metto in macchina”. I due amanti erano soliti alzare il volume della radio quando si parlavano al telefono dall’auto. “E tuo figlio ha pure il telefono sotto controllo”, diceva Ferrara. “Va bene ora li stacco tutti e due”, rispondeva la donna.

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