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Taverna del Re, liberate metà delle piazzole: il tema al centro della campagna elettorale per le Regionali

Taverna del Re è uno dei simboli dello scempio ambientale in Campania e del prezzo pagato dal territorio giuglianese per la crisi rifiuti napoletana. Un tema ancora al centro del dibattito politico regionali, come dimostrano gli interventi dei due candidati principali, Fico e Cirielli, nei giorni scorsi a Giugliano.

Taverna del Re, liberate metà delle piazzole: il tema al centro della campagna elettorale

 

Siamo tornati sul posto per documentare la situazione col drone. Le immagini dall’alto mostrano un sito di stoccaggio ripulito per quasi la metà. Lo smaltimento quindi, seppur a rilento, procede. Sembrano essere stati superati i vari intoppi tra problemi tecnici e fondi di coesione bloccati prima dell’accordo tra Regione e Governo. Si va avanti col piano regionale che prevede il riprocessamento dei rifiuti negli impianti di Giugliano e Caivano.

Recuperare materiali riciclabili e produrre combustibile. Una parte di rifiuti impacchettati andrà anche all’estero. L’ultimo dato diffuso dalla società Cisa Spa, ci dice l’impianto nell’ex centrale Turbogas di Ponte Riccio è ormai a regime e punta al recupero e alla valorizzazione di 200.000 tonnellate all’anno di Rifiuti Stoccati in Balle.

La prima ecoballa è stata rimossa nel 2016. Poi una serie di problemi tecnici, la pandemia e tensioni internazionali ed economiche che hanno cambiato il quadro. Ora, sebbene non siano stata rispettate le previsioni ottimistiche dal governatore De Luca, a Taverna del Re si vede uno spiraglio concreto. Una ferita da rimarginare per questo territorio a ridosso dello splendido litorale domitio.

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