Giugliano. Aumentare ai commercianti per abbassare alle utenze domestiche. E’ la decisione dell’amministrazione comunale per la Tari, la tassa sui rifiuti, che ha scatenato accese polemiche tra gli esercenti della città. Rincari anche sono arrivati anche al 100% nel 2018 per alcune categorie, come supermercati ed ipermercati. Per gli imprenditori giuglianesi resta quindi la beffa: vivere un territorio segnato dei rifiuti e pagare il tributo tra i più alti d’Italia. La tassa deve coprire infatti l’intero servizio di igiene urbana comunale, pari a circa 26milioni e 400mila euro per l’ultimo anno. A questi costi nell’ultimo calcolo si sono aggiunti anche altri oneri come gli interventi straordinari, residui e quote inesigibili.
Il cuore del problema sarebbe infatti soprattutto qui. Oltre alla lotta alle discariche abusive, c’è un altissimo numero di imprese e cittadini che non pagano. Per gli uffici comunali si calcola il 45% di elusori, ovvero quasi metà dei giuglianesi che riceve la bolletta ma non paga, sperando poi magari nella prescrizione della cartella entro 5 anni. Mentre resta ad oggi impossibile calcolare il numero degli evasori totali, case e attività sconosciute al fisco. Secondo alcuni calcoli, sono poco più di 3mila infatti le imprese e gli studi professionali censiti nel calcolo. Numero di partite troppo basso se si considera densità ed estensione del territorio.
Dal 2013 non è più Equitalia ad occuparsi della riscossione ma direttamente il Comune attraverso una ditta esterna. La sfida per ridurre i costi ed avere un servizi ottimale di igiene urbana passa dunque dall’aumento della raccolte differenziata (con i commercianti che possono accedere ad importanti sconti sulla tassa) e la lotta agli evasori. Alcune richieste di rateizzazione stanno iniziano ad arrivare all’ufficio tributi di via Aniello Palumbo, un piccolo passo verso la normalizzazione. Il 2019 si presente come un anno cruciale visto che sono in corso le due gare d’appalto, riscossione tributi e nettezza urbana, quest’ultima attualmente in proroga con la Teknoservice. Per calcolare i costi futuri della Tari bisognerà quindi attendere l’espletamento di queste due gare e il piano economico finanziario che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane in consiglio, con la scadenza del bilancio fissata al 28 febbraio.
Per assegnare il servizio di recupero crediti per conto del Comune siamo in fase di apertura buste, mentre per i rifiuti l’ufficio che si occupa del servizio ecologica è al lavoro su tutto il piano e non sono ancora certi i tempi.