raffaele imperiale pentito

Tremano i clan dell’area nord di Napoli. Raffaele Imperiale, ras del traffico internazionale di cocaina, si pente, decidendo così di collaborare con la giustizia. Con lui anche Bruno Carbone. I due narcotrafficanti internazionali, arrestati nei mesi scorsi a Dubai e nel nord-ovest della Siria dopo una lunga latitanza, hanno iniziato la propria collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Si pente Raffaele Imperiale

La notizia, come riporta Stylo24, è stata ufficializzata questa mattina innanzi ai giudici del tribunale del Riesame di Napoli: tre i verbali depositati dai pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia. La decisione di Imperiale, considerato uno tra i più importanti narcotrafficanti del mondo, scuote il mondo della criminalità tra Napoli e provincia dato che potrebbe rivelare segreti relativamente ai traffici illeciti dei clan che lucrano sulla vendita di stupefacenti, dal parco Verde di Caivano al parco Monaco di Melito o le Salicelle di Afragola. Imperiale ha sicuramente una fitta rete di rapporti che si scoprirà prossimamente se saranno rivelati alla DDA.

Imperiale ha acquisito notorietà quando due dipinti di Van Gogh, rubati nel 2002 ad Amsterdam dal museo Van Gogh, sono stati recuperati a Napoli nel 2016 all’interno di una sua vecchia villa, nascosti in una cavità muraria accanto alla cucina. Il clamoroso colpo di scena del pentimento è maturato poche settimane dopo il blitz nel quale Imperiale e Carbone sono rimasti coinvolti a ottobre scorso.

Imperiale era stato inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità per traffico internazionale di sostanze stupefacenti con finalità mafiose, per cui è stato condannato a 18 anni di reclusione in primo grado, ridotti a 8 anni e 4 mesi in Cassazione per la sua collaborazione dove sono stati restituiti alle autorità italiane i famosi dipinti e altri assets guadagnati da Imperiale con la sua prolifica ventennale attività illecita, e sono state diramate internazionalmente le ricerche per la sua estradizione. Egli viveva a Dubai ma la mancanza di un trattato di estradizione tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia non ne aveva finora permesso il suo arresto. Dopo esser stato arrestato il 4 agosto 2021 a Dubai, è stato alla fine estradato in Italia il 25 marzo 2022.

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