Continua ad avanzare l’armata russa in Ucraina. Stanotte, dopo una lunga notte di scontri e attacchi, l’esercito del Cremlino è riuscito a conquistare la città di Melitopol, nella zona sud orientale del Paese.

Si allarga il fronte della guerra: Russia all’attacco sul confine con la Polonia

Le forze russe, secondo quanto riporta Repubblica, starebbero portando l’attacco dall’altro lato della nazione, nella sua parte occidentale. L’intento di Putin pare sia quello di occupare tutto il paese ucraino e adesso nel mirino c’è Lviv (Leopoli), che è a circa 70 km dal confine con la Polonia. E proprio lungo i confini polacchi sono schierati 5mila soldati americani. La tensione, intanto, cresce perché potrebbe scoppiare un incidente con la Nato.

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Intanto su Twitter è apparso un tweet di Vyacheslav Volodin, presidente della Duma russa: “Zelensky già ieri non era nella Capitale”, sottolinea.

“Insieme al suo entourage, è fuggito a Leopoli, dove, insieme ai suoi assistenti, gli è stato fornito un posto dove stare”, scrive Volodin cercando di accreditare le notizie di una fuga del presidente ucraino che, dice, “ha lasciato in fretta Kiev”. Stamattina, però, lo stesso Zelensky ha smentito attraverso un video di essere fuggito via dalla Capitale: “Buongiorno ucraini, al mattino sul web sono apparse molte informazioni false. In cui invitavo il popolo ucraino e l’esercito a deporre le armi. Sono qui, non deporremo le armi, difenderemo il nostro Stato perché la nostra arma è la verità. Perché questa è la nostra terra, il nostro Paese, i nostri figli. Difenderemo tutti. Questo è tutto ciò che volevo dirvi, gloria all’Ucraina.

Kiev-Roma

Dopo le polemiche di ieri, innescata da una telefonata mancata tra i due presidenti, torna il sereno tra Draghi e Zelensky.

“Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’estromissione della Russia dal sistema SWIFT e la fornitura di assistenza di difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’UE”, ha scritto stamattina Zelensky su Twitter.

Draghi ha espresso ancora una volta solidarietà a lui e al popolo ucraino e ha detto che l’Italia “fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi”, come riferisce Palazzo Chigi, “e appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift”. I due presidenti hanno concordato “di restare in stretto contatto nell’immediato futuro”. Zelensky, a sua volta, ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri – si precisa ancora da Palazzo Chigi – e ha ringraziato Draghi per il suo sostegno e per la forte amicizia tra i due popoli.

 

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