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Condannato a 18 mesi di reclusione per aver seviziato e ucciso la cagnolina della sua ex. A finire in carcere Gaetano Foco, il seviziatore di Pescia, dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Pistoia.

Sevizia e uccide cagnolina della ex per vendetta: condannato a 18 mesi di carcere

L’uomo, nel maggio 2015, torturò e fece morire la cagnolina Pilù, un pincher nano, per vendetta nei confronti della ex fidanzata, che le era molto affezionata. Oggi arriva il giorno della giustizia. L’uomo dovrà scontare la pena in carcere con conseguente risarcimento per le associazioni costituite parte civili e pagamento delle spese processuali. Anche il PM, come le parti civili, dopo aver respinto il patteggiamento e la messa alla prova aveva chiesto il massimo della pena. Foco riprese tutte le fasi della tortura e dell’agonia di Pilù in un video che rese pubblico e divenne subito virale prima di essere censurato e messo a disposizione degli inquirenti. Dall’autopsia effettuata sul corpicino della cagnolina emersero tracce di detersivo, due limoni e alcool etilico, segni inequivocabili della tortura.

Le reazioni

Gian Marco Prampolini Presidente LEAL ha commentato così la decisione del Tribunale di Pistoia: “Il nostro ordinamento non tutela gli animali e pertanto nessuna condanna per chi commette reati nei confronti degli animali potrà mai essere considerata soddisfacente o equa. Gaetano Foco, persona socialmente pericolosa, sarà sorvegliato e non farà neppure un giorno di carcere mentre le riforme al Codice Penale sollecitate da LEAL e dal mondo animalista da decenni non vengono neppure prese in considerazione. Nonostante i giudici abbiano applicato una pena severa compatibile con gli strumenti legislativi a loro disposizione, ci sentiamo di affermare con forza che Pilù non ha avuto giustizia”.

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