Non si arresta la raffica di furti di auto ma anche  cerchi in lega, pneumatici o marmitte che sta colpendo la città di Casoria. Dal centro alla periferia, sui gruppi social cittadini è un pullulare di foto con utilitarie senza ruote  e sospese su mattoni. Pesantemente danneggiate per la sola colpa di essere state parcheggiate sul suolo pubblico invece che in garage privati.

I ladri hanno colpito anche stanotte, in via Enrico Caruso, traversa di via Calvanese. A pagarne i conti i proprietari di una fiat 500 e di una Smart che, privati delle ruote, sono stati anche impossibilitati dell’andare a lavoro. Oltre il danno, la beffa.

I furti sono diventati tanto frequenti in città da far pensare che possa agire una vera e propria banda disinvolta nei colpi perché estremamente conoscitrice della zona. I residenti dei parchi di via Caruso stanchi della situazione stanno addirittura stano pensando di rivolgersi ad un istituto di vigilanza privata per il controllo notturno del territori.

Non sono mancati però, furti anche in pieno giorno e anche in appartamenti. Gli inquirenti non escludono che i criminali possano agire su commissione. L’ipotesi è infatti quella che – complice la crisi economica seguita all’epidemia – esista ormai un ampio numero di rivenditori di ricambi che si rivolgono al mercato del rubato.

ParticolaRmente critica la situazione ad Arpino come denunciato dal consigliere di maggioranza Salvatore Iavarone che afferma di aver chiesto al Sindaco Raffaele Bene un tavolo congiunto con prefettura e forze dell’ordine per ridare sicurezza e tranquillità ai residenti.

 

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