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Sant’Antimo, un chilometro al freddo a 3 anni: la mamma davanti alla tv. La serratura era rotta

bimbo scappato di casa sant'antimo
madonna della pace 2025

Poteva finire in tragedia la vicenda di Alessandro (nome di fantasia), il bimbo di tre anni scappato di casa a Sant’Antimo, nella zona di via Nicola Romeo. Il piccolo sarebbe sgattaiolato fuori casa, col ciucciotto ancora in bocca, e si è diretto all’esterno della propria abitazione, in una cittadina vuota e spettrale.

Sono da poco passate le due. La mamma di Alessandro si addormenta davanti alla tv accesa, sul divano. Il papà non c’è: sta lavorando come parcheggiatore abusivo a Caivano. Il bimbo approfitta  della distrazione della mamma e di un particolare: la porta di ingresso di casa ha la serratura rotta. Spalanca dunque l’ingresso e si tuffa fuori la sua abitazione. Percorre un chilometro circa, tra carreggiate e marciapiede. Forse qualche auto di passaggio lo incrocia ma il piccolo è solo.

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Mentre continua a camminare, ormai infreddolito e impaurito, e senza una direzione, incrocia una pattuglia dei Carabinieri della locale Tenenza. I militari sono sbigottiti: si fermano, caricano il bimbo in macchina e lo fanno riscaldare nell’abitacolo con il climatizzatore accesso; poi lo conducono in caserma e gli fanno bere una tazza calda di latte e mangiare una merendina. Il peggio è passato, ma ora tocca ritrovare i genitori. Il bimbo non ha un nome e non sa dare le sue generalità.

I carabinieri allora tornano nella zona del ritrovamento: incrociano finalmente la mamma di Alessandro che, disperata, sta cercando di ritrovare il suo piccolino nel vuoto delle strade di Sant’Antimo. Surreale il dialogo che ne è seguito: «Signo’, avete perso un bambino?» e lei a rispondere all’istante un disperato «Si! Mi è scappato di casa, perché ho preso sonno davanti alla tv, e la serratura della porta è rotta. Ho già telefonato a mio marito che sta al lavoro». E i carabinieri a chiedere: «Che lavoro?», e la donna a rispondere: «Fa il parcheggiatore abusivo a Caivano». Per i due genitori di Alessandro è scattata una denuncia in stato di libertà per omessa vigilanza su minori, e le segnalazioni al Tribunale dei Minori di Napoli e ai servizi sociali del Comune di Sant’Antimo. La vicenda si è conclusa nel migliore dei modi e senza danni fisici.

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