Un fiume di persone sta popolando in questi minuti la città di Sant’Antimo in onore di Giulia. Cittadini, istituzioni, scolaresche, sono scesi in piazza per rendere omaggio alla 29enne di santantimese uccisa barbaramente da Alessandro Impagnatiello a Senago, in provincia di Milano.

Sant’Antimo, centinaia in piazza per Giulia Tramontano

Anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca, oltre a diversi parlamentari e consiglieri regionali, e dietro di loro i sindaci del comprensorio con i loro gonfaloni, hanno voluto prendere parte all’iniziativa. Bambini e adulti tengono per mano i palloncini rossi e bianchi, oltre alle fiaccole preparate dal Comune, e via Roma è tappezzata di immagini di Giulia Tramontano, omaggio dei commercianti.

“Esprimo tutto lo sconcerto per questa tragedia. Eravamo venuti qua per ricordare Giulia e siamo qui di fronte ad altri due morti. Siamo di fronte ad un esplosione di violenza per la quale davvero non ci parole. Per me, per noi, è doveroso essere qui almeno per invitare la nostra comunità a stringere i denti, a trovare valori di fondo, a sentirsi una grande famiglia”, queste le parole del governatore Vincenzo De Luca.

Poi ha aggiunto il palchetto montato in piazza: “Credo che abbiamo tutti quanti il cuore pesante. Credo che l’immagine di Giulia e il bimbo in grembo rimarrà incancellabile per tutti noi; è stata un’immagine straziante. Che ci ha segnato. Poi questa mattina un’altra tragedia con una ragazza uccisa davanti a due bambini. Una tragedia per la quale avremo quattro orfani e famiglie distrutte. Almeno io ho avuto la sensazione che siamo tornati in un mondo animale, privo di rispetto per le persone. Allora è talmente grande questa tragedia, questa follia e violenza che non basta chiedere un cambiamento. Fermiamoci un attimo tutti quanti. Fermiamoci tutti noi padri e riflettiamo sul nostro rapporto con i figli e diventiamo educatori. Impegniamoci a trasmettere valori umani profondi e a non far finta di vedere problemi.

Chiediamo alla scuola di darci una mano ad educare i ragazzi e alle ragazze al rispetto reciproco e al rispetto delle persone anziane. Chiediamo ai ragazzi di non farsi trascinare nelle sere della movida correndo dietro alla cocaina e all’alcol che porta alla pazzia e alla violenza. Chiediamo una mano al mondo dell’informazione e quelli che trasmettono immagini che non esistono nella realtà; un’immagina fatta di soldi e di violenza. Cerchiamo di far trasmettere nelle televisioni un modo più umano. Alle ragazze: siate fredde. Non è compito vostro di salvare un ragazzo dal cocaina. Siate ferme e come è stato detto: non andate all’ultimo incontro. Chiede un aiuto a tutti, non andate mai da sole a un ultimo appuntamento”.

Un centro anti-violenza intitolato a Giulia Tramontano

“Ci siamo subito mobilitati con un tam tam mediatico con la speranza di poterla ritrovare. Tutto questo sostegno che parte dalla città di Sant’Antimo sta dando supporto alla famiglia. Come istituzione noi possiamo cercare di sensibilizzare, possiamo educare al sentimento. Io propongo come sindaco di dare un simbolo tangibile a questa città, chiameremo questo centro anti-violenza “Giulia Tramontano”. Noi non possiamo più tollerare di avere un’altra Giulia e un altro Thiago”, ha sottolineato il sindaco di Sant’Antimo, Massimo Buonanno. 

“Mi piace pensare che siamo la chiesa di un martire. Il martire è colui che testimonia: Giulia è testimone, insieme al bambino, di una verità”, ha aggiunto monsignor Spinillo.

La diretta

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