Non si scioglie il sangue di San Gennaro, non si rinnova il miracolo e Napoli resta col fiato sospeso. Un cattivo segnale, presagio nefasto, questo, anche se il Cardinale Crescenzio Sepe rassicura. 

La liquefazione del sangue si rinnova tre volte l’anno: il 19 settembre giorno in cui si celebra San Gennaro, il sabato precedente la prima domenica di Maggio e il 16 Dicembre, quest’ultimo, il miracolo meno conosciuto dei tre. E’ possibile che il prodigio si possa ripetere anche alla presenza di personaggi religiosi illustri, come avvenne il 21 marzo del 2015 , quando il sangue si sciolse tra le mani di Papa Francesco.

L’ultima volta che il sangue non si è sciolto a Dicembre è stato nel 2016. Sebbene la Chiesa sostiene che non sia così rilevante, il popolo napoletano resta molto legato alla credenza che di qui a breve qualcosa di negativo coinvolga la città. Facendo un passo indietro nel tempo, infatti, diversi gli eventi catastrofici collegati al mancato scioglimento del sangue di San Gennaro: è successo per la seconda guerra mondiale, per l’epidemia di colera a Napoli, per il terremoto dell’Irpinia nell’80. E’ possibile che se la liquefazione non avviene nel giorno dedicato, il sangue potrebbe sciogliersi nei giorni subito dopo.

Adesso, però, la teca non si riapre più, il miracolo non è stato fatto, la giornata del 16 dicembre prevede una sola celebrazione ed è quindi andata così. 

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